Praticamente sconosciuto in Italia, eppure a Pisa vanta un sodalizio a lui intitolato. È il Circolo culturale “Filippo Mazzei”, che ha dedicato questi giorni al suo ricordo: il personaggio visse tra il 25 dicembre 1730 ed il 19 marzo 1816.
“È una grande storia italiana, curiosamente poco nota ma di straordinario rilievo”, viene confermato. Questo toscano di Poggio a Caiano “cominciò poco più che ventenne la sua carriera di giramondo come medico a Livorno e Smirne, fu a Londra come commerciante, ebbe momenti alterni di familiarità con il granduca Leopoldo di Toscana e, da lui richiesto di procuragli le stufe disegnate da Benjamin Franklin, strinse amicizia con questi e fu lanciato nell’avventura americana, la più straordinaria della sua vita”. Partecipò alla Rivoluzione e alla stesura della Carta dei diritti, acquistò fama nel mondo come ambasciatore a Parigi per lo Stato della Virginia ed agente nella stessa città di re Stanislao di Polonia, di cui diventerà in seguito primo consigliere di corte a Varsavia; partecipò anche alla Rivoluzione francese e conobbe tutti: da Maria Antonietta a Honoré Gabriel Riqueti conte di Mirabeau, da Jean-Paul Marat ad Antoine-Laurent de Lavoisier.
Nel 1980 venne ricordato attraverso due francobolli, emessi da Washington il 13 ottobre (è un 40 centesimi di posta aerea) e da Roma il 18 (320 lire). Ed ora si appropinqua un’ulteriore sottolineatura postale: un annullo, in uso nella città della Torre. Sarà impiegato domani, nel bicentenario della morte, presso lo spazio allestito in lungarno Gambacorti 9 ed operativo tra le ore 16 e le 21.