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editor Fabio Bonacina


https://www.vaccarinews.it/news/Fondaco_dei_Tedeschi_1_Il_ritorno_alle_origini/22020

Nel 1228, quando venne costruito, serviva quale riferimento per i mercanti germanici. Accantonata la funzione postale, è stato ritrasformato in centro commerciale

A pochi passi dal ponte di Rialto
A pochi passi dal ponte di Rialto

Fino al 2010 vi si spedivano raccomandate, pacchi e telegrammi, ma si potevano acquistare anche francobolli e vi faceva capo la sede territoriale dell’Archivio storico di Poste italiane. Dall’ottobre scorso -dopo un lungo ed elaborato intervento- si trovano articoli di moda ed accessori, orologeria e gioielleria, bellezza e profumeria, vini e liquori, gastronomia, artigianato locale.

Il fondaco dei Tedeschi di Venezia, dunque, ha riscoperto l’antica funzione per la quale era stato costruito nel 1228. A pochi metri dal ponte di Rialto, era, e di fatto è tornato ad essere, un centro commerciale, sia pure di alto livello. Dietro c’è Duty free shoppers, gruppo che contabilizza 1,12 miliardi di fatturato: operativo dal 1960 con base ad Hong Kong, conta novemila addetti distribuiti in 420 realtà di quattro continenti.

Nel nome, l’immobile fa riferimento alla provenienza dei commercianti che all’inizio lo impiegarono; fu utilizzato come base di scambio per spezie, seta ed altri beni tra Oriente e Nord Europa. Distrutto due volte da incendi, venne riedificato nel XVI secolo prima di essere trasformato, nel periodo napoleonico, in dogana. Il penultimo adattamento risale agli inizi del Novecento.

Il progetto per il recupero ed il restauro è stato affidato allo studio Oma dell’architetto Rem Koolhaas, mentre degli interni si è occupato Jamie Fobert. L’obiettivo -annotano le cronache- è rientrare dell’investimento nel giro di due anni. Sapendo che Edizione, la holding del gruppo Benetton proprietaria degli spazi, nel 2008 ha pagato a Poste italiane 56 milioni, cui è stata aggiunta una quarantina di altri milioni per la ristrutturazione.

Secondo gli intendimenti, le vetrine puntano soprattutto ai turisti orientali. “È un enorme privilegio per Dfs -ha ribadito il presidente ed amministratore delegato, Philippe Schau- essere in grado di avere il suo primo punto d’appoggio europeo a Venezia, per molti secoli centro del commercio globale ed oggi una delle destinazioni di viaggio fra le più popolari al mondo”. La sede “sarà molto più di un luogo di shopping, combinando prodotti internazionali, italiani e locali, cultura e spettacolo insieme a tutte le esperienze di un ambiente storico incredibile”.

Con l’attuale organizzazione occupa una superficie di settemila metri quadrati. Un’area è destinata appunto ad eventi e mostre; si aggiunge il terrazzo panoramico.

Come si presenta ora il salone centrale
Come si presenta ora il salone centrale

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