Il collezionismo come... alternativa alla sessualità? Il dato emerge da un’indagine di Astra ricerche per Lilly Italia, affiliata della multinazionale statunitense Eli Lilly and company ed operante nel settore dei medicinali.
Intitolata “Gli italiani, i rapporti sessuali e la disfunzione erettile”, l’analisi è stata condotta su un campione rappresentativo di 27 milioni di connazionali nella fascia d’età tra i 30 e i 60 anni.
In tale contesto, è stata introdotta una domanda più ampia, nella quale si chiedeva quali potrebbero essere le attività valide e gratificanti che gli intervistati consiglierebbero a un vero amico che non vuole o non può fare l’amore.
Le risposte si dividono in sezioni diverse. La prima riguarda la diagnosi medica e le relative terapie (50%) e/o il cambiamento dello stile di vita (19%), a partire da un maggior relax e dall’acquisizione di sane abitudini. L’11% suggerisce un dialogo franco con la moglie/compagna (ma il 4% ne invoca l’abbandono e la sostituzione), col 7% che privilegia la sessualità non penetrativa. Un’ulteriore sezione, che conta il 32% delle citazioni spontanee, è costituita dall’invito a dedicarsi ad altre attività: in ordine decrescente, uno sport, un hobby (dal giardinaggio alla pesca, dalla fotografia alla numismatica sino alla cucina), la cultura, i viaggi, i rapporti sociali non a fine sessuale, il volontariato, il lavoro, lo shopping, gli animali domestici, la guida dell’auto o della moto.