“In un momento di profondi cambiamenti, Poste italiane -grazie al patrimonio di fiducia che ha costruito negli anni- può essere il motore di uno sviluppo inclusivo capace di accompagnare cittadini, imprese e pubblica amministrazione in un percorso che li aiuti ad integrare in modo semplice i servizi tradizionali con quelli sempre più innovativi dell’economia digitale”. È uno dei concetti espressi dall’amministratore delegato della società, Francesco Caio, ai dipendenti, presentando il nuovo assetto interno che accompagnerà il cambiamento. Tre i riferimenti. Le direzioni centrali devono far sì che l’azienda affronti la nuova fase come un gruppo integrato, capace di cogliere le sinergie fra le attività interne e di offrire ai clienti un portafoglio essenziale e coerente di servizi. Evitando -è la sottolineatura- le duplicazioni. Per questo sono state individuate due nuove strutture di gruppo: una di marketing strategico, per mantenere la linea unica tra evoluzione dell’offerta e piani commerciali; l’altra di coordinamento gestione investimenti, per garantire la vista integrata sulle scelte riguardanti il risparmio affidato dal pubblico. Quanto al nucleo operativo, è sintetizzato in tre aree: posta e logistica da una parte, banca e pagamenti è la seconda, assicurazioni l’ultima. L’azione commerciale, infine, è articolata in due filoni; sono: mercato privati, attivo grazie alla rete degli uffici postali, che si rivolge ai cittadini ed alle famiglie; mercato business e pubblica amministrazione, riservato agli altri potenziali interlocutori.