“La carta rimane grande alleata di tutti gli altri mezzi di comunicazione nell’ambito del media mix per nove aziende italiane su dieci (96,2%) e tra queste il 9% la utilizza in maniera esclusiva”. È quanto risulta al presidente di Print power Italy, Paolo Mattei, di recente intervenuto in un incontro intitolato “Io sono qui - La carta nella comunicazione multicanale”.
Il dato emerge dai risultati dello studio commissionato a Lorien consulting; studio che ha permesso di verificare i livelli di investimento nel Bel Paese per quel che concerne i supporti cartacei impiegati nella comunicazione e nella pubblicità, analizzandone i vantaggi in ambito di campagne multicanale sia dal punto di vista degli operatori, sia dei consumatori.
Coinvolti nella ricerca, cinquanta specialisti di centri media ed agenzie, quattrocento decisori di aziende investitrici appartenenti ai principali settori merceologici e mille cittadini. “Secondo una nostra rielaborazione dei dati provenienti dalle fonti ufficiali -ha sottolineato l’amministratore delegato della Lorien consulting e direttore dello studio, Antonio Valente- stiamo parlando di un mercato, quello degli investimenti in pubblicità e comunicazione, che in Italia vale circa 9,3 miliardi di euro, il 33,8% dei quali è dedicato ai soli mezzi cartacei (esclusi gli investimenti nella stampa classificata)”.
La tavola rotonda, svoltasi a ruota, ha permesso di approfondire i risultati dell’indagine, puntando sul ruolo chiave della carta, caratterizzata da punti di forza “davvero unici quali la targetizzazione del messaggio, l’autorevolezza, il coinvolgimento emotivo, la complementarietà con gli altri mezzi, il «call to action», la conservabilità e la possibilità di dare spazio alla creatività e alle informazioni”.
Dietro all’iniziativa, che non a caso coinvolge Poste italiane, vi è appunto Print power Italy. È l’organizzazione nazionale che, nell’ambito dell’organismo europeo Print power, promuove la carta come mezzo di comunicazione efficace e sostenibile presso gli investitori pubblicitari.