“Il sindaco Matteo Biffoni, insieme a tutta la Giunta, esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di Aldo Cecchi, fondatore dell’Istituto di studi storici postali. L’Istituto, che ha sede in palazzo Datini, oggi rappresenta un punto di riferimento internazionale per quanti lavorano sul tema della storia postale, che ricollega tra loro diverse discipline e raccoglie testimonianze importanti della nostra storia”.
È il messaggio diffuso poco fa dal Comune di Prato, perché Aldo Cecchi è scomparso questa mattina, dopo una lunga e difficile fase postoperatoria. Era nato il 13 maggio 1931.
Dal 1974 al 1977 è stato il primo presidente dell’Associazione italiana collezionisti posta militare per concentrarsi, con il 1982, sulla sua “creatura”, ideata insieme a Beniamino Cadioli e ad altre persone, e gestita fino all’ultimo: l’Istituto di studi storici postali onlus. Essa ha suggellato il salto qualitativo, l’aver saputo compendiare la passione per la filatelia ed il rigore della ricerca scientifica svolta in archivi pubblici, militari e civili. Grazie a tale approccio, l’Issp è cresciuto come realtà specializzata, ed ora in Europa non ha confronti paragonabili. Per vent’anni Aldo Cecchi ne è stato il direttore; poi ha ricoperto la carica di consigliere con delega ai servizi bibliotecari e web; nel 2014 il consiglio direttivo l’ha nominato presidente emerito. Comunque, è rimasto l’animatore, con due obiettivi principali: da una parte agevolare i collezionisti nella ricerca (ora la sede offre oltre 16mila volumi ed opuscoli, cui si aggiunge l’emeroteca di 1.310 testate), dall’altra facilitare il loro incontro e confronto con il mondo scientifico (ad esempio, attraverso i “Colloqui di storia postale”).
I funerali si svolgeranno domani alle ore 15, presso la chiesa di santa Maria della Pietà, sempre a Prato; si trova nella piazza omonima al numero civico 3.