Transitando in treno da Lambrate verso la stazione Centrale di Milano, un tempo incombevano le pubblicità di Poste italiane, proprietaria della struttura anni Sessanta di via Plezzo 32-34 (ora ospita il recapito Milano Lambrate e gli uffici direzionali della filiale 5 di mercato privati, il recapito area manager 2 della provincia, l’archivio cartaceo). A un certo punto, l’azienda ha rinunciato allo strumento promozionale e in questi giorni ha accettato la proposta del collettivo artistico Orticanoodles, presentata in collaborazione con Associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti, Comune, Ortica memoria di Milano. Ovvero: trasformare l’enorme parete rosso-mattone in qualcosa di diverso.
È il murale da quaranta per tredici metri dedicato a sette perseguitati antifascisti che hanno fatto la storia dell’Italia libera e democratica. Uno dei più grandi fra quelli presenti nella metropoli. Volto dopo volto, individuati dalla stessa Anppia, ecco il presidente della Repubblica Sandro Pertini, il presidente dell’Assemblea costituente Umberto Terracini, la comunista e partigiana Teresa Noce, la senatrice a vita Camilla Ravera, il sindacalista e deputato del Pci Giuseppe Di Vittorio, la più giovane rappresentante nell’Assemblea costituente Teresa Mattei, uno dei padri fondatori dell’Unione Europea Altiero Spinelli.
L’opera fa parte del più ampio progetto di Orme e si aggiunge alle decine di lavori analoghi che compongono il primo museo a cielo aperto della città, dove la storia è scritta sui muri (continua).