Dopo quella di Cuneo, pure la Provincia di Pescara sottolinea il proprio impegno nel contenere i costi gestionali, puntando soprattutto all’informatizzazione e -di conseguenza- anche al taglio delle spese per le affrancature postali. Nella città abruzzese si è addirittura organizzato un convegno, titolo: “Dematerializzazione nella Pubblica amministrazione: la sfida della Provincia di Pescara e il nuovo rapporto con le imprese e i cittadini”.
L’approccio -viene spiegato- è stato introdotto sperimentalmente il 22 marzo 2012. Dal 2 ottobre -aggiunge il presidente dell’Ente, Guerino Testa- “è stata implementata la nuova procedura di protocollazione che consente la dematerializzazione dell’intero flusso documentale”.
Così, lungo il 2012 sono stati spesi 23.271,35 euro, con un risparmio pari ad 8.938,83 (-28%), rispetto all’anno precedente. Dati alla mano, le spedizioni mediante raccomandata sono diminuite del 38% e quelle ordinarie del 21%. Nel solo gennaio 2013, inoltre, l’onere è sceso del 41% rispetto a dodici mesi prima. Confrontando tali esiti con quanto figura a bilancio nel 2010, l’economia è di 16.429,59 euro, con un calo del 41%. Le raccomandate sono calate del 28%, le ordinarie del 51%.
“Questo non interessa soltanto i processi interni alle amministrazioni, ma anche la relazione con cittadini e imprese, ai quali si possono inviare per posta elettronica pratiche firmate digitalmente, dematerializzando i documenti, facendo risparmiare tempo prezioso allo sportello e azzerando i costi di spedizione”, conclude Guerino Testa.