Poste e salute, due realtà più vicine di quanto si pensi. E il rapporto funziona, visto che ora viene rinnovato. Accade in Toscana: la Regione ha sottoscritto un nuovo protocollo d’intesa fino al 2010 con Poste italiane, riguardante la consegna dei referti medici. Confermando così il servizio “Sanità vicina”, nato sei anni fa. A firmare l’accordo sono stati il presidente dell’Ente, Claudio Martini, e l’amministratore delegato della società di recapito, Massimo Sarmi. “In Toscana -afferma Claudio Martini- parliamo della sanità come diritto. Per promuoverlo a tutti i livelli, con quelle caratteristiche di capillarità, tempestività, costanza e qualità necessarie abbiamo bisogno di «compagni di viaggio»... in sintonia con i nostri progetti. In questi anni le Poste hanno dimostrato di essere un partner prezioso”. Gli obiettivi sono potenziare la spedizione gratuita dei referti diagnostici a domicilio attraverso invii ordinari e raccomandati, nonché sviluppare nuove modalità di comunicazione sociale per favorire l’accesso dei cittadini alle notizie relative alla salute. Saranno utilizzati sia il supporto “Spm” (“short postal message”), che prevede l’inserimento di messaggi pubblicitari a carattere sociale e sanitario sulle buste inviate ai cittadini, sia la rete degli sportelli. Poi, verrà accresciuto il ricorso alla posta ibrida, che prevede la stampa e l’invio di materiale divulgativo e riguardante iniziative di sensibilizzazione. “Ne è un ottimo esempio -precisano dalla Regione- la campagna di comunicazione sullo screening oncologico effettuata dalle Asl di Grosseto, Siena e Arezzo”. Dati alla mano, nel 2002, attraverso Poste italiane, sono stati spediti 431mila referti; l’anno scorso è stato superato il milione (esattamente 1.007.312).