Fu editore vissuto tra il 1879 ed il 1973 e la sua attività lo mise in contatto con numerosi letterati, critici ed altre figure significative del tempo. Lo dimostrano le carte recentemente riunite, grazie ad un’acquisizione in asta Gonnelli effettuata da Apice, struttura che fa capo all’Università agli studi di Milano e si occupa di conservare la parola, l’immagine e la comunicazione editoriale. Si tratta di ventidue lotti passati di mano insieme, contro un assegno di settemila euro, e costituiti soprattutto da lettere e cartoline firmate, spesso -ma non solo- a carattere letterario e comunque professionale. Tra i nomi citati figurano Sibilla Aleramo, Francesco Cilea, Napoleone Colajanni, Benedetto Croce, Edmondo De Amicis, Enrico De Nicola, Luigi Einaudi, Giovanni Gentile, Giuseppe Giacosa, Ernesto Murolo, Ugo Ojetti, Giovanni Papini, Giuseppe Prezzolini, Renato Serra e Umberto II di Savoia. Le carte -confermano dalla struttura scientifica- “vanno ad integrare l’archivio Riccardo Ricciardi conservato presso il centro”. Quest’ultimo è stato donato nel 2003. Attraverso di esso è possibile riscoprire l’impegno del fondatore che, su consiglio e con l’aiuto proprio di Benedetto Croce, nel 1907 avviò l’azienda, prima puntando a produzioni letterarie, poetiche, di testi rari e di opere su Napoli, poi aprendo alle culture di altri Paesi, come testimonia l’importante attività di traduzione. Nel 1938, dopo l’acquisto della proprietà da parte di Raffaele Mattioli, la ditta si trasferì nel capoluogo lombardo. Oggi Apice custodisce sia i carteggi con autori e curatori dei volumi pubblicati e non (circa 1.500 corrispondenti), sia con le tipografie (per le varie fasi di lavorazione dei volumi) nonché i materiali preparatori alle pubblicazioni (manoscritti originali, bozze di stampa con correzioni, listini di carte, tele e legature...), documenti amministrativi, contabili e statistici, recensioni, cataloghi, depliant pubblicitari.