Si trova in quella che fu la sede postale principale di Caltanissetta, in via Crispi 25, fiera di esserlo e cosciente della necessità di salvaguardare il patrimonio. È la Banca sicana (già Banca del Nisseno), non nuova a iniziative simili. Ora ha ripreso due vecchie cassette dismesse per il corriere, le ha restaurate e posizionate davanti all’immobile (cioè nel luogo originario) per ribadirne la storia.
Collegate ai locali seminterrati tramite un sistema meccanico di nastri trasportatori, “negli anni Quaranta del secolo scorso rappresentavano -viene precisato- la modernità dell’epoca”. Andate fuori servizio quattro decenni dopo e “abbandonate all’incuria del tempo per diversi lustri, sono state recuperate dall’attuale proprietà e sottratte all’oblio culturale e al deperimento fisico”.
“Oggi l’immobile, diventato punto di riferimento per la città, vive di luce propria”, ha dichiarato il presidente della Banca e della Fondazione sicana, Giuseppe Di Forti, “e di questo come cooperatori siamo orgogliosi”. “Prosegue l’opera di salvaguardia del patrimonio architettonico e artistico del territorio e di recupero della memoria storica intrapresa dalla Banca e portata avanti insieme alla Fondazione”.
L’intervento, con la direzione dell’ingegnere Manlio Averna e la collaborazione dell’architetto Aldo Raimondi, è stato realizzato dalla ditta Vincenzo Musumeci, accreditata presso la Soprintendenza per i beni culturali e ambientali. La collocazione sui basamenti, dovuta alla Pioggia marmi, risulta curata dell’azienda Antonio Calì.