La Izi, per tanti anni incaricata nel controllare la qualità del servizio postale e all’ultima selezione giunta seconda, non ha accolto positivamente la scelta dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni di cambiare interlocutore circa il periodo dal 2021 al 2023. Contestando la conclusione raggiunta dal commissario relatore (ed ex sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico) Antonello Giacomelli, che invece ha individuato l’azienda fiorentina Centro statistica aziendale. Dunque, la concorrente romana ha presentato un ricorso al Tribunale amministrativo del Lazio. In attesa del verdetto, e per garantire la continuità del servizio, la stessa Agcom ha dovuto protrarre il contratto attuale (con la Izi) per il mese di luglio, destinando al supporto 50.119 euro e qualche centesimo, iva esclusa.