Il bicentenario della nascita è trascorso, ma l’interesse per Giuseppe Verdi, naturalmente, non cala. Lo stesso teatro alla Scala, in questi mesi attivissimo anche dal punto di vista marcofilo grazie al Cral, domani ricorderà con un’ulteriore obliterazione il nuovo spettacolo che sta per essere messo in scena. Dal 25 ottobre al 19 novembre, infatti, il palco sarà occupato da uno dei lavori più noti, l’“Aida”.
È -commentano dagli uffici- “l’opera per definizione, perfetta dalla prima nota all’ultima, pur nella varietà di esotismi, eroismi, cori, marce e danze moresche. Fiaba archeologica senza lieto fine, raccolse ai tempi della prima italiana uno dei maggiori successi della storia del teatro alla Scala. Solennità ed epica militaresca s’alternano alle tensioni dell’amore contrastato. Terrena e metafisica”.
Cantata in italiano con videolibretti anche in inglese, l’interpretazione è diretta da Gianandrea Noseda e Piergiorgio Morandi; regia e scene sono di Franco Zeffirelli. Nel cast a rappresentare il re figura Alexander Tsymbalyuk, mentre Amneris è interpretata, secondo i giorni, da Nadia Krasteva o Ekaterina Semenchuk e Aida da Hui He o Liudmyla Monastyrska.
Quanto all’annullo, sarò disponibile, sempre venerdì, dalle ore 10.30 alle 15.30 presso la libreria interna al tempio della lirica.