daily news magazine
editor Fabio Bonacina

27347 news from 8/3/2003



Ribadito un concetto chiave, anche se largamente disatteso: gli uffici postali e i negozi che trattano generi di monopolio devono avere le cartevalori necessarie a comporre le tariffe

Andando più nel dettaglio, le nuove “Linee guida per l’emissione delle cartevalori postali”, sottoscritte della sottosegretaria Fausta Bergamotto, affrontano gli aspetti operativi della complessa filiera che porta alla stampa e poi alla commercializzazione di francobolli e interi.

Stando al testo, la concessionaria, ovvero adesso Poste italiane, “propone tariffa e tiratura”. L’Istituto poligrafico e zecca dello stato, competente per l’intera fase produttiva, “predispone almeno due bozzetti” (nella precedente versione erano tre), “che dovranno prevedere una rappresentazione grafica diversa e contenere immagini differenziate tra loro, con delle eccezioni da valutare caso per caso”. Dato interessante, la fornitura del prodotto dovrà avvenire con almeno tre giorni lavorativi di anticipo rispetto alla data prevista per il debutto.

A fine anno tutti i cartoncini (tre per tipo) con le prove di stampa vengono trasmessi al Museo storico della comunicazione.

I costi di progettazione e di stampa, ivi inclusi quelli degli organi consultivi, sono interamente a carico di Poste. Il Mimit “conserva in pieno la proprietà delle cartevalori postali sino all’avvenuta vendita al pubblico da parte della concessionaria, che ne percepisce i relativi introiti”.


La distribuzione

A Poste è affidata in via esclusiva la distribuzione e la commercializzazione attraverso le proprie strutture, le piattaforme digitali di soggetti terzi, “nonché, ove possibile, a domicilio”. Deve “assicurare la massima capillarità nella diffusione del messaggio” affidato al dentello; per questo gli uffici postali ricevono un numero di esemplari proporzionale alla rispettiva classificazione. La provvista di ciascuna novità deve essere assicurata “almeno negli uffici postali di ogni provincia… fermo restando che eventuali richieste da parte dell’utenza presso uffici non ricompresi nei piani di distribuzione devono comunque essere evase nel minore tempo possibile”.

Ricordando “che gli uffici postali sono sempre provvisti di francobolli necessari a comporre le tariffe di ogni servizio” e che bisogna privilegiare “per quanto possibile l’utilizzo del francobollo rispetto ad altri metodi di affrancatura”. In particolare, quella “della corrispondenza compresa nel primo scaglione tariffario presentata a sportello ha luogo in via preferenziale mediante l’utilizzo del francobollo”.

Ribadito, inoltre, un altro punto largamente disatteso: la vendita delle cartevalori da parte degli spacciatori di generi di monopolio “costituisce obbligo; al pari degli uffici postali”. Anche tali rivenditori “devono essere sempre riforniti di francobolli necessari a comporre le tariffe di ogni servizio”. Il Mimit può fare controlli (continua).

La stampa è affidata all’Istituto poligrafico e zecca dello stato (foto: Ipzs)
La stampa è affidata all’Istituto poligrafico e zecca dello stato (foto: Ipzs)


Il documento, che sostituisce quello del 2017 dovuto all’allora sottosegretario Antonello Giacomelli, sviluppa, integra e talvolta modifica la versione precedente

Ventisette pagine raccolte in otto punti, datate “aprile 2024” e in vigore da oggi. È la “sorpresa” di questa sera dovuta al ministero delle Imprese e del made in Italy che, senza consultare -come era auspicabile- il mondo del collezionismo, ha sottoscritto le nuove “Linee guida per l’emissione delle cartevalori postali”. Portano la firma della sottosegretaria, Fausta Bergamotto, e sostituiscono la versione del 2017 dovuta al collega Antonello Giacomelli.

Confermate da una parte la Consulta per l’emissione di cartevalori postali e la filatelia (cioè l’organismo di consulenza), dall’altra la Commissione per lo studio e l’elaborazione delle cartevalori postali (è il supporto tecnico). I componenti durano in carica tre anni.


Le serie

Il testo distingue le cartevalori postali commemorative e celebrative (autorizzate con decreto del presidente della Repubblica, su proposta del ministro delle Imprese e del made in Italy; le caratteristiche tecniche vengono individuate con decreto direttoriale emanato dalla direzione generale per il digitale e le telecomunicazioni - Istituto superiore delle comunicazioni e delle tecnologie dell’informazione, quindi dal Mimit, di concerto con il ministero dell’Economia e delle finanze) e quelle con sovrapprezzo per finalità sociali (l’iter è lo stesso).

Si aggiungono le ordinarie (basta il decreto direttoriale), che possono essere tematiche (s’intitolano “I valori sociali” -novità-, “Il patrimonio naturale e paesaggistico”, “Le eccellenze del patrimonio culturale italiano”, “Le eccellenze del sistema produttivo e del made in Italy”, anche se è facoltà del ministro o del suo delegato modificarle in qualsiasi momento) o definitive a tiratura illimitata.


Il programma

Ora si parla di sessanta emissioni annue (erano quaranta), persistendo nell’equivoco: quello che interessa è il numero dei francobolli, non delle serie. Via libera a “eventi o temi contemporanei, di attualità o rappresentativi di tematiche sociali o culturali” anche non italiani, così come a illustri (sempre non in vita) stranieri, “ma che hanno avuto un impatto eccezionalmente rilevante sul territorio e/o sulla comunità italiana”.

Si dovranno celebrare ricorrenze “con annualità piene e cadenzate”, avendo cura “nel non ripetere celebrazioni o commemorazioni” già realizzate da meno di venti anni.

Apertura a proposte e magari a bozzetti provenienti da particolari gruppi di utenti come studenti e carcerati; oppure a personaggi noti ed artisti, purché -chissà perché?- lavorino gratis.

Misteriosa la frase “Ogni anno sono previsti i «francobolli celebrativi europei», il cui tema è stabilito annualmente dalla Commissione dell’Unione Europea”. Forse ci si riferisce alla associazione degli operatori postali PostEurop, che nulla centra con l’Ue.

Entro il 30 maggio dell’anno precedente il dicastero “si riserva la possibilità di comunicare sul proprio sito istituzionale specifici soggetti tematici…sui quali tutti gli interessati possono avanzare proposte” in capo al 30 settembre successivo; entro questa stessa data, a ogni modo, chiunque può formulare suggerimenti (è prevista la realizzazione di una piattaforma dedicata).

La concessionaria (ora Poste italiane) “ha la facoltà di proporre due soggetti… con l’obiettivo di diffondere la cultura filatelica”.

Con il 30 ottobre il ministro definisce la lista, che in corso d’opera può “modificare o integrare moderatamente”. Entro dieci giorni deve essere resa pubblica (continua).

Otto i capitoli in cui si articola il documento
Otto i capitoli in cui si articola il documento

Francobollo di Mosca celebra il voto presidenziale del 15-17 marzo: mostra una carta geografica che ignora il diritto internazionale

Scontato il risultato delle elezioni presidenziali tenutesi in Russia dal 15 al 17 marzo scorsi, dove Vladimir Putin ha ottenuto l’87,28% dei voti. Scontato il francobollo celebrativo, arrivato agli sportelli il 7 maggio contro 29,00 rubli. Scontata -e non è la prima volta- una rappresentazione del Paese che ignora il diritto internazionale, nel caso specifico avendo inserito nella carta aree formalmente appartenenti all’Ucraina, nel dettaglio le regioni di Cherson, Crimea, Doneck, Lugansk, Sebastopoli e Zaporižžja. All’immagine, che comprende lo stendardo ufficiale, ha lavorato Sergey Uliyanovskiy.

“Il presidente della Federazione Russa è il capo dello Stato, garante della Costituzione, dei diritti umani e civili e delle libertà. È eletto per un periodo di sei anni a suffragio universale, uguale e diretto dei cittadini a scrutinio segreto”, annotano da Mosca. Il suo insediamento rappresenta una cerimonia ufficiale dove egli presta giuramento al popolo davanti ai membri del Consiglio della Federazione, ai deputati della Duma di Stato e ai giudici della Corte costituzionale.

L’attuale Russia vista da Mosca
L’attuale Russia vista da Mosca

Per festeggiare il giro di boa, la torinese Graphot editrice ha richiesto un annullo speciale che propone il marchio dell’azienda

Il manuale per i quarant’anni
Il manuale per i quarant’anni

“Siamo una casa editrice torinese specializzata in libri di saggistica… Scegliamo per i nostri lettori autori non convenzionali, che mettono «le mani in pasta», che vivono una storia prima di raccontarla”. “Con il marchio «Spoon river» diamo nuovo spazio ad argomenti storici e culturali. Nella collana «Le rondini» riproponiamo i libri di scrittori italiani del Novecento, in particolare tra l’avvento del Fascismo ed il secondo dopoguerra, che da tempo non sono ristampati e che, in molti casi, sono stati dimenticati”. Nella “«Dark side» proponiamo thriller, noir ricchi d’azione, ritmo veloce e scrittura travolgente”.

Fin qui la presentazione di Graphot sul sito aziendale, ma agli occhi di quanti si interessano di posta emerge un altro elemento: la richiesta di un annullo, concretizzata l’11 maggio al “Salone internazionale del libro”, così da festeggiare i quarant’anni di attività.


Einsiedeln - Francobollo di Svizzera sottolinea il centenario raggiunto dalla prima rappresentazione locale dello spettacolo “Teatro del mondo”

Cinquecento tra adulti e bambini di Einsiedeln e dintorni “danno il meglio davanti e dietro le quinte per mettere in scena il «Teatro del mondo». È un’opera collettiva”, con persone nate e cresciute lì e richiedenti asilo, studenti e accademici, intere famiglie, disabili. I preparativi durano quasi un anno. Alcuni partecipano da decenni con diverse mansioni: cantano nel coro, sono protagonisti, realizzano accessori o costumi di scena. Lo rivelano dalla Posta svizzera, dando spazio all’entusiasmo per l’iniziativa.

L’inconsueta esperienza -di cui ora ricorre il centenario- è oggetto di un francobollo da 1,00 franco con due bandelle laterali, emesso il 2 maggio (la prevendita risale al 25 aprile). Ha coinvolto per le immagini Samuel Jordi.

Il progetto si basa su un’opera del filosofo spagnolo Pedro Calderón de la Barca (1600-1681), “El gran teatro del mundo”, incentrata sulla vita umana e sul ruolo che ciascuno interpreta, ad esempio quello del re. Dal 2000 le rappresentazioni sono rielaborate in modo da occuparsi non solo delle tematiche care all’autore, ma anche di questioni attuali. La prossima edizione si svolgerà all’aperto presso l’abbazia locale, dall’11 giugno al 7 settembre: sono previste trentacinque repliche che dovrebbero coinvolgere 55mila spettatori.

Attorno al francobollo vi sono due etichette che allargano la scena
Attorno al francobollo vi sono due etichette che allargano la scena

L’olio su tela di Telemaco Signorini, che propone una fanciulla mentre scrive una lettera, è esposto, fino al 9 giugno, a Brescia nell’ambito della mostra “I macchiaioli”

Telemaco Signorini “Non potendo aspettare”, 1867 (Fondazione Cariplo, Gallerie d’Italia - Milano)
Telemaco Signorini “Non potendo aspettare”, 1867 (Fondazione Cariplo, Gallerie d’Italia - Milano)

Oltre cento le opere di Giuseppe Abbati, Odoardo Borrani, Vincenzo Cabianca, Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Telemaco Signorini e altri pittori che, nella Firenze del secondo Ottocento, diedero vita a una delle più originali e innovative avanguardie artistiche europee del XIX secolo. Sono presenti nella mostra “I macchiaioli”, curata da Francesca Dini e Davide Dotti; ospitata a Brescia presso palazzo Martinengo (si trova in via dei Musei 30), resta a disposizione del pubblico fino al 9 giugno.

Il percorso si articola in dieci sezioni; racconta “l’entusiasmante avventura di questi pittori progressisti che -desiderosi di prendere le distanze dall’istituzione accademica nella quale si erano formati sotto l’influenza di importanti maestri del Romanticismo…- giunsero in breve tempo a scrivere una delle pagine più poetiche della storia dell’arte non solo italiana”. Ed è proprio per via dei valori universali sottesi che tale espressività “risulta così moderna e attuale”.

Tra le opere, ecco, del 1867, l’olio su tela “Non potendo aspettare” dello stesso Signorini dove, in un ambiente riccamente decorato, una fanciulla è colta mentre scrive una lettera.

Filo conduttore dell’esposizione è raccontare i diversi momenti della ricerca compiuta dai protagonisti, i luoghi a loro familiari, il confronto con i colleghi e le diverse scuole, gli smarrimenti, la capacità di mettersi collettivamente in discussione e di sterzare -se necessario- il timone “per proseguire sulla strada del progresso e della modernità senza abbandonare mai la via maestra della luce e della macchia”.



L’iniziativa firmata dall’operatore postale Pos Malaysia e dal dipartimento della Polizia attivo nello Stato di Perak

Unire le forze e concretizzare il programma di prevenzione contro la criminalità commerciale che si avvale di truffe telefoniche. È quanto hanno deciso Pos Malaysia e il dipartimento specializzato attivo presso la Polizia presente nello Stato di Perak.

Il direttore delle operazioni per l’azienda postale, Zaini Yahman, ha sottolineato l’importanza degli sforzi collettivi. Evidenziando diverse iniziative, tra cui la sensibilizzazione per il personale in prima linea e per i clienti, nonché la distribuzione di materiale educativo attraverso vari canali (ad esempio, 33mila volantini, poi manifesti installati in 81 uffici postali e interventi sui social). “In quanto organizzazione impegnata nel creare fiducia per connettere vite e attività verso un domani migliore, condanniamo severamente tali truffe, in particolare quelle che hanno abusato del marchio Pos Malaysia come struttura affidabile con una ricca storia di oltre duecento anni”, ha precisato.

Dal canto suo, il capo della Polizia dell’area, Dato’ Sri Mohd Yusri, ha sottolineato la gravità della situazione: 2.447 casi indagati a Perak nel 2023, con conseguenti perdite finanziarie pari a quasi 78 milioni di ringgit. Di essi, 226 erano truffe telefoniche con danni per 3,8 milioni.

La cerimonia con cui è stato lanciato il progetto
La cerimonia con cui è stato lanciato il progetto

Altro raddoppio
12 Mag 2024 13:54 - ITALIAN ISSUES
Per la Lazio, a mezzo secolo dal primo scudetto, francobollo in foglio con i loghi e in foglietto che aggiunge la squadra di allora

L’annullo fdc
L’annullo fdc

Le ragioni sono diverse, ma il francobollo odierno è il terzo dedicato alla Lazio. Preceduto dall’800 lire o 0,41 euro del 20 maggio 2000 per la conquista dello scudetto e il “B” del 9 gennaio 2020 che la festeggia a centovent’anni dalla fondazione (si potrebbe aggiungere lo 0,95 datato 2 dicembre 2016 che cita il centrocampista, allenatore e dirigente sportivo Tommaso Maestrelli).

Inserito nel programma solo il 30 aprile, ecco ora il “B” per il mezzo secolo trascorso dalla prima vincita di Campionato, inutilmente duplicato in foglio da quarantacinque esemplari e in foglietto autoadesivi. Le rispettive tirature sono cinquecentomilaquaranta e duecentocinquantamila unità. Appartenente alla serie “Lo sport”, il doppio tributo costa 1,25 euro e consente di inviare una cartolina o una lettera ordinaria nei venti grammi all’interno del Paese. Dovuto a Matias Hermo, il dentello propone i loghi d’epoca e attuale della società, poi lo scudetto tricolore oggetto dell’iniziativa postale. Il blocco aggiunge sul bordo la foto con la formazione di allora, affiancata dall’allenatore e dal viceallenatore. L’annullo primo giorno si trova allo spazio filatelia di Roma, in piazza San Silvestro 20.


Un “momento meraviglioso”

Il 12 maggio del 1974, battendo il Foggia per uno a zero allo stadio Olimpico, la Lazio diventa campione d’Italia per la prima volta. “Di quel momento meraviglioso sono state testimoni generazioni di tifosi. Di padre in figlio, quelle emozioni si tramandano e si rinnovano ogni giorno, ispirando il presente e il futuro del nostro club”. Da presidente e custode della sua ultracentenaria storia -scrive Claudio Lotito nel bollettino- “sono lieto che il ministero delle Imprese e del made in Italy abbia accolto la mia richiesta di emettere un francobollo… Spero che nei tifosi laziali, come in ciascuno dei nostri atleti, risplendano sempre i valori che animarono cinquant’anni fa l’incredibile banda del ‘74, indomabile in campo contro gli squadroni del Nord e capace di raccontare storie di vita che vanno anche oltre il calcio”.

La serie si compone di francobollo e foglietto, qui il secondo
La serie si compone di francobollo e foglietto, qui il secondo

È il “Repertorio degli annulli speciali d’Italia 2022”, dovuto al presidente del sodalizio, Alcide Sortino. Multipli a parte, sono 834 le impronte annotate

Anche il 2022 è stato repertoriato
Anche il 2022 è stato repertoriato

Nero su bianco il 2022 come visto dall’Associazione nazionale collezionisti annullamenti italiani. La quale, attraverso il suo presidente, Alcide Sortino, ha listato le obliterazioni impiegate da Poste italiane nei dodici mesi in esame. L’esito per il “Repertorio degli annulli speciali d’Italia 2022” sono 136 pagine di formato “A4” (19,00 euro, spese postali per raccomandata comprese).

Benché -si legge in apertura- ormai fossero superate le emergenze e le restrizioni causate dal coronavirus, è stata registrata la diminuzione, rispetto all’anno precedente, di circa un centinaio di manuali. Due sembrano le cause principali: da un lato l’esaurirsi dell’operazione “Poste - piccoli Comuni” con le relative impronte più o meno gratuite, “dall’altro la progressiva riduzione delle manifestazioni filateliche e di quelle di altro genere, dove la presenza del servizio distaccato, non svolgendo più funzioni postali, ma unicamente collezionistiche, non ha più alcun «appeal» o necessità”.

Complessivamente sono stati contati 834 annulli, cominciando da quello del 2 gennaio impiegato a Castelcolonna (Ancona) per il centenario della nuova denominazione e andando al 29 dicembre, quando a Portoscuso (Sud Sardegna) si ricordò il secolo dall’eccidio dei fratelli Fois.

Il lavoro si completa ad esempio con gli elenchi delle impronte multiple e dei bolli non obliteranti, gli indici (tematico, dei nomi e geografico), i dati statistici.

Tra i servizi marcofili, quello dell’1 ottobre a Camerata Cornello (Bergamo) per la “Giornata mondiale della cartolina”
Tra i servizi marcofili, quello dell’1 ottobre a Camerata Cornello (Bergamo) per la “Giornata mondiale della cartolina”


A Giovanni Cutini, presente con la partecipazione “Buste-lettera postali”, il gran premio campioni. La manifestazione raggiungibile ancora domani dalle ore 9 alle 13

La manifestazione a Borgo Faiti (Latina)
La manifestazione a Borgo Faiti (Latina)

Annunciati stasera gli esiti dell’esposizione nazionale e di qualificazione “Latinphil 2024”, in corso ancora domani dalle ore 9 alle 13 presso il Museo Piana delle Orme in Borgo Faiti, frazione di Latina. Voluta dalla Federazione fra le società filateliche italiane, vede il supporto operativo del Circolo filatelico “Tres tabernae”.

Il gran premio campioni è andato a Giovanni Cutini grazie alla partecipazione “Buste-lettera postali” (ha ottenuto 93 punti e -come tutti i successivi concorrenti segnalati- l’oro grande), mentre il gran premio competizione è stato attribuito a Paolo Zavattoni per “In spite of everything. German overseas mail during WwI” (92).

Quanto ai migliori nelle rispettive classi, per la filatelia aperta si è evidenziato Enrico Flaminio firmando “Birrerie storiche italiane” (91); in storia postale ha conquistato il titolo Enrico Carsetti proponendo “Corrispondenza postale nelle Marche durante il periodo della Repubblica sociale italiana (settembre 1943 - agosto 1944)” (91 e felicitazioni).

Per la qualificazione, infine, ecco Antonio Mario Rabasca, partecipe con “Città del Vaticano: nascita di un nuovo piccolo grande Stato” (88, oro).

La giuria è stata presieduta da Luca Lavagnino; vanno aggiunti Nicolino Parlapiano e Marco Occhipinti, il quale ha svolto anche il ruolo di commissario federale.



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