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editor Fabio Bonacina

27889 news from 8/3/2003

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subject News from Italy

Avviati il 19 gennaio e, in base alla programmazione, si chiuderanno nel 2026. Sono i lavori per recuperare l’imponente stazione di posta presente nel Senese, confermandone la destinazione: l’ospitalità

Il loggiato
Il loggiato

Un edificio imponente, collocato su quella che ora si chiama Provinciale 478. Benvenuti alla stazione di posta medicea “Osteria grossa” a Radicofani (Siena).

La presentano due cartelli turistici di epoche diverse. “La cinquecentesca posta -annota tra l’altro quello dal testo più ampio- sorge a sud del borgo medievale, sulla strada per Roma. Intorno al 1580, con il definitivo abbandono del più antico percorso della via Francigena nel fondovalle, la strada tornò a transitare per Radicofani. La nuova Strada regia romana fu ristrutturata dai Medici e dotata di punti di sosta ben attrezzati per i viaggiatori e per il cambio dei cavalli”.

Ora la costruzione è chiusa ai visitatori, in quanto c’è un cantiere. “Vaccari news”, recatosi sul luogo, ha intervistato l’architetto incaricato dei lavori; si chiama Federico Franci. “L’immobile -spiega- non è usato da circa trentacinque-quaranta anni; vi lavoriamo dal 19 gennaio scorso con l’obiettivo di recuperare la struttura e portarla ai fini originari”. “È costituita da piano seminterrato, terra, primo e soffitte; si aggiungono altri tre immobili (vinsantaia, ex casa delle guardie ed ex fienile-stalla, questo da ricostruire)”. Qualche altro dato? “I tempi previsti per l’ultimazione dell’intervento sono di tre anni, per una stima di spesa pari a circa 7 milioni di euro”. Chi è il proprietario? “È la società statunitense Winery con sede a Calistoga, in California; proprietario risulta Dario Sattui Hibbard”.


Il paese “ha sempre vissuto sulla strada”

Portarla ai fini originari, quindi, per dirlo con un termine attuale, riaprire l’albergo. Ma una struttura così grande sarà sostenibile economicamente per il paese? “Radicofani -precisa il delegato comunale alla cultura, Fausto Cecconi- ha vissuto sempre sulla strada; senza la strada non sarebbe esistito. Da sempre il provento più importante è la strada, tranne per un momento particolare nel Novecento. Senza la stazione di posta, Radicofani respira con un solo polmone. Eppure si trova in val d’Orcia, Patrimonio dell’umanità per il paesaggio; l’area è ricchissima dal punto di vista culturale con Montalcino, Montepulciano, Pienza; offre tre terme, il monte Amiata, il lago di Bolsena, la via Francigena… Insomma, è una zona dal punto di vista turistico abbastanza vendibile. E l’indotto potrebbe indurre la gente emigrata a tornare” (continua).

Come la stazione di posta si presenta all’esterno, i lavori, un salone e il dettaglio di un affresco
Come la stazione di posta si presenta all’esterno, i lavori, un salone e il dettaglio di un affresco

La seconda revisione introdotta quest’anno da Poste italiane riguarda ventuno strade nuove e tre che sono state ripensate

Sono ventuno le strade che, formalmente dal 16 settembre, data della periodica revisione (quest’anno è la seconda), hanno un codice di avviamento postale. Le città coinvolte sono diverse, ma, sul totale, cinque situazioni riguardano Salerno e quattro Firenze.

Poche le novità anche per quel che concerne percorsi già esistenti. Appena tre i casi segnalati da Poste italiane; interessano Cesena, Messina e Roma.

Le vecchie stringhe numeriche, comunque, resteranno in vigore per almeno dodici mesi. Salvo modifiche, il prossimo aggiornamento verrà introdotto il 25 novembre.

Tra le città coinvolte, Roma
Tra le città coinvolte, Roma

Echi della Seconda guerra mondiale con l’annullo per la medaglia d’oro al valor militare Francesco Dell’Anno (1902-1942). Verrà impiegato il 22 settembre a Taranto

L’annullo in uso domenica 22 settembre
L’annullo in uso domenica 22 settembre

Sarà il novantenne gruppo di Taranto dell’Associazione nazionale marinai d’Italia a ricordare, il 22 settembre, il capitano di fregata e medaglia d’oro al valor militare Francesco Dell’Anno, operativo durante la Seconda guerra mondiale. Il sodalizio ha commissionato un annullo, in uso domenica dalle ore 10.30 alle 15.30, presso la locale Galleria comunale di piazza Castello 4.

Il militare nacque nella città pugliese il 16 ottobre 1902; l’1 dicembre 1941, nel Mediterraneo centrale, comandava il cacciatorpediniere “Alvise da Mosto”, in servizio di scorta alla motocisterna “Iridio Mantovani”. “Con spirito animoso e con pronta manovra -si legge nella motivazione- impiegando ogni efficace accorgimento ed ogni mezzo di offesa e di difesa, tentava di proteggerla da ripetuti attacchi aerei nemici. Colpito ed inutilizzato il trasporto a lui affidato, con manovra difficile e con perizia tecnica, sempre sotto l’azione di bombardamento ne tentava il rimorchio. Attaccato da una forza navale decisamente superiore… lanciati tutti i siluri, colpita irrimediabilmente la sua nave e incendiata da uno scoppio di munizioni, sereno al suo posto di comando, continuava ad infondere energia al suo equipaggio, che rispondeva ancora al martellante tiro nemico, quando l’acqua aveva già invaso la coperta e lo sbandamento preludeva l’imminente inabissarsi. Esempio di alte virtù militari e marinaresche, di combattività eroica e indomita volontà animatrice, lasciava per ultimo la sua nave”.

Sarebbe morto, con l’intero equipaggio del cacciatorpediniere “Scirocco”, il 23 marzo 1942 durante la seconda battaglia della Sirte.


Particolari “cartoline” caratterizzano l’installazione “Made in Liguria, vetrina delle eccellenze genovesi e liguri”, raggiungibile da oggi al 24 settembre in piazza De Ferrari a Genova

In piazza De Ferrari a Genova
In piazza De Ferrari a Genova

Genova - Da oggi al 24 settembre, in piazzale Kennedy, si svolge la 64ª edizione del “Salone nautico internazionale”. Per la città -commentano in Regione- è “una festa”, “un appuntamento irrinunciabile” pensando al settore. “Un’occasione per conoscere la città di Cristoforo Colombo, il più celebre uomo di mare del mondo, sotto il suo aspetto più vero e antico: quello di capitale del mare e della navigazione”.

Non basta: in piazza De Ferrari, negli stessi giorni, è presente l’installazione “Made in Liguria, vetrina delle eccellenze genovesi e liguri”, con al suo interno una selezione dei prodotti più significativi provenienti dal territorio, il meglio dell’offerta racchiusa dai marchi “Artigiani in Liguria”, “Assaggia la Liguria”, “Botteghe storiche e locali di tradizione” di Genova.

Non manca la sorpresa “postale”: “cartoline” con tanto di “francobolli” e “annullo”. Non da spedire, ma da leggere.


Case di riposo, servizi rivolti agli anziani e volontari possono aderire al progetto, giunto alla settima edizione e firmato dalla onlus “Un sorriso in più”. Non mancano le iniziative epistolari

Lettere sì, ma non solo di semplici auguri…
Lettere sì, ma non solo di semplici auguri…

Aperte le iscrizioni rivolte alle case di riposo, ai servizi per gli anziani e a coloro che desiderano aderire al progetto “Nipoti di Babbo Natale”, firmato dalla onlus “Un sorriso in più”; è giunto alla settima edizione. Esso porta la magia del Natale a migliaia di ospiti nelle case di riposo di tutta Italia, ricordano dalla sede del sodalizio, che si trova a Guanzate (Como).

Durante la scorsa esperienza, 8.748 persone hanno vissuto l’emozione di vedere realizzati i loro desideri grazie a generosi sconosciuti. Per il 2024, migliaia di nipoti già sono pronti a trasformare in realtà i loro sogni, creando amicizie speciali e significative, anche per via epistolare. Dal 15 novembre gli auspici verranno pubblicati sulla piattaforma dedicata, dove potranno essere selezionati e concretizzati.

“È uno strumento innovativo di contrasto alla solitudine, a partire dalla possibilità che viene regalata agli anziani di poter esprimere un desiderio. Può sembrare scontato, ma per un anziano che vive in una casa di riposo, in una fase della vita in cui sono principalmente altri a decidere per lui, riscoprire una dimensione di ascolto di sé e di legittimazione di un desiderio è qualcosa che può portare nuova linfa e nuova vita”, annota la referente Laura Bricola.

Per martedì 24 settembre alle 11.30 è previsto un incontro on-line, in cui sarà presentata l’iniziativa e si darà risposta a tutte le domande. Per le informazioni: info@nipotidibabbonatale.it (fine).


Se si è clienti di Poste italiane -ricordano dall’azienda- è possibile ottenerli per via digitale ricorrendo al sito o all’applicazione

Richieste, da parte di qualche ufficio pubblico, dell’attestazione 2024 riferita all’Indicatore della situazione economica equivalente? Se si hanno i requisiti, serve, ad esempio, per accedere ad agevolazioni come i bonus per l’asilo nido o per i libri scolastici, le riduzioni nella tariffa della mensa o delle tasse universitarie, le borse di studio.

Nel caso si abbiano rapporti economici con Poste italiane, i necessari dati, relativi al 31 dicembre 2022, sono disponibili on-line.

Occorre essere registrati al sito dell’operatore e aver associato il numero di telefono a uno dei prodotti finanziari, poi accedere, anche via applicazione, aprendo il messaggio “Attestazione patrimoniale valida ai fini Isee 2024”. Scaricando infine il documento, disponibile in tempo reale.

Esso raccoglie tutte le informazioni necessarie; in particolare, riporta il saldo e la giacenza media dei conti e dei libretti di risparmio attivi/estinti nel corso del 2022; quelli delle carte “Postepay” nominative e con Iban nonché degli enti previdenziali; il valore nominale dei buoni fruttiferi (cartacei e dematerializzati); la situazione dei fondi di investimento e del deposito titoli; l’attestazione dei premi versati per polizze assicurative.

I clienti con numero telefonico securizzato hanno facoltà di ottenere gli stessi dati sui siti poste.it e postepay.it utilizzando l’assistente digitale.

È possibile ottenere i dati in autonomia
È possibile ottenere i dati in autonomia


Anche tramite società che fanno capo al ministero dell’Economia e delle finanze. È la decisione adottata oggi dal Governo circa le azioni di Poste italiane

Allo Stato, “anche per il tramite di società direttamente o indirettamente controllate dal ministero dell’Economia e delle finanze”, dovrà restare una partecipazione superiore al 50%, così da mantenere il controllo pubblico. Al centro della notizia vi è Poste italiane.

È quanto ha deciso oggi palazzo Chigi, approvando la proposta del titolare al dicastero dell’Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti. Il testo, formalmente un decreto del presidente del Consiglio dei ministri, tiene conto dei pareri espressi dalle competenti commissioni parlamentari.

Attualmente il Mef detiene il 29,26% delle azioni, cui va aggiunto il 35% in mano alla controllata Cassa depositi e prestiti. La quota restante è così divisa: il 22,88% è conservato da investitori istituzionali, il 12,05% da individuali, lo 0,82% risulta posseduto direttamente da Poste italiane.

Poste italiane - Allo Stato, in via diretta o meno, dovrà restare una quota azionaria superiore al 50%
Poste italiane - Allo Stato, in via diretta o meno, dovrà restare una quota azionaria superiore al 50%

Diecimila quelli che saranno installati da Locker Italia, realtà nata dall’accordo tra Poste italiane e Dhl ecommerce. Serviranno per il recapito dei pacchi

Investire per innovare la rete degli armadietti automatici riservati ai pacchi. È uno dei punti presenti nell’accordo firmato un anno e mezzo fa tra Poste italiane e Deutsche post.

Ieri è stato installato a Roma il primo dei diecimila contenitori che saranno posizionati in tutto il Paese da Locker Italia, realtà costituita dall’operatore nazionale e Dhl ecommerce; vede come amministratore delegato Enrico Rosina. Saranno sempre attivi e consentiranno, “grazie alla loro capillarità e tecnologia, di migliorare ulteriormente la qualità dei servizi”, precisa la nota.

“Dallo scorso aprile abbiamo completato l’integrazione del nostro volume di pacchi… all’interno della grande rete di Poste italiane”, commenta l’ad di Dhl ecommerce, Pablo Ciano. “Con la partenza di Locker Italia, la nostra joint-venture, stiamo introducendo un nuovo livello di convenienza e sicurezza delle spedizioni”. L’obiettivo è “diventare leader in Italia nel mercato dei provider di locker”.

“Locker Italia è sinonimo di innovazione tecnologica, sicurezza, diffusione dei servizi su scala nazionale, sostenibilità”, garantisce il responsabile della funzione posta, comunicazione e logistica del gruppo Poste italiane, Massimo Rosini. “Collocheremo i locker in zone centrali e commerciali delle città e aiuteremo anche i cittadini meno avvezzi a prendere confidenza con il digitale”.

L’interlocutore tedesco -va ricordato- si occupa di gestire i pacchi del partner italiano nelle destinazioni europee. Quest’ultimo, invece, segue le spedizioni e le consegne di Dhl ecommerce e Dhl parcel Germany nello Stivale.

Il nuovo armadietto per i pacchi
Il nuovo armadietto per i pacchi

Il servizio di richiesta è disponibile da oggi in dodici sedi. Sempre “in via sperimentale”, precisano dall’azienda

Dopo l’avvio in due sedi del Bolognese e la graduale estensione ai centri con meno di quindicimila abitanti nel contesto del progetto “Polis - Case dei servizi di cittadinanza digitali” (entro la fine di ottobre i presìdi coinvolti saranno 1.900), durante le settimane scorse la possibilità di chiedere il passaporto presso gli uffici postali è stata estesa a Bologna, Cagliari e Verona. Da oggi il medesimo supporto è attivo in dodici uffici postali di Roma. Sempre “in via sperimentale”, precisa Poste italiane.

Nella capitale gli attuali riferimenti sono Roma 111 (si trova in via Salaria 1.438), Roma 123 (via De Roberto 35), Roma 128 (via Monte Cervialto 125), Roma 165 (via Balbiani 12), Roma Acilia (via Saponara snc), Roma Appio (via Taranto 19), Roma Aurelio (via Accursio 1), Roma Casalotti (via Santa Seconda 15/a), Roma Cinecittà Est (via Terzilio Cardinali 11), Roma Eur (viale Beethoven 36), Roma Vr (piazza San Silvestro 19), Torre Angela (via Anteo 26).


Come funziona la procedura

Per ottenere il rilascio del documento, i residenti e i domiciliati devono prenotarsi in una delle citate sedi, senza doversi recare in Questura. Occorre poi che scelgano se ritirarlo presso il Commissariato riportato nella ricevuta o richiederne il recapito direttamente a domicilio. Si può presentare la domanda anche per i minori.

Successivamente basterà consegnare all’operatore un documento di identità valido, il codice fiscale, due fotografie (saranno legalizzate direttamente allo sportello), una marca da bollo da 73,50 euro, pagare il bollettino per il passaporto ordinario che ne richiede 42,50, oltre a 14,20 per la prestazione assicurata da Poste. In caso di rinnovo, verrà richiesto quello vecchio, se disponibile (nel caso di smarrimento o furto, servirà la relativa denuncia).

A oggi sono circa cinquemila i passaporti richiesti, di cui il 65% recapitato a casa.

La registrazione dell’impronta digitale allo sportello
La registrazione dell’impronta digitale allo sportello


Anche altri appassionati hanno contribuito con proprio materiale ad arricchire la disponibilità; l’inaugurazione della sede è prevista per sabato 21 settembre alle ore 10

L’inaugurazione è programmata per il 21 settembre
L’inaugurazione è programmata per il 21 settembre

Ma al Museo della cartolina di Busca (Cuneo) non c’è solo il materiale lasciato dal fondatore, Mario Berardo, come spiegato nella notizia precedente. “All’immensa collezione di Mario -continua nel racconto con «Vaccari news» la rappresentante, Mariateresa Milone- ho portato il mio contributo con circa mille cartoline della città di Cuneo e dei suoi dintorni, a partire dalla fine dell’Ottocento fino agli anni Trenta del Novecento. Inoltre ho una piccola, ma preziosa, raccolta della presenza dei Savoia nella provincia. Sono nella mia collezione cinquanta cartoline dal fronte della Prima guerra mondiale”.

“Numerose persone hanno donato cartoline da tutto il mondo a partire dagli anni Cinquanta. Questo per continuare l’idea di voler coinvolgere e condividere il materiale con più persone possibile”.

Ora si sta lavorando per aprire la struttura; si trova in via dei Martiri della Libertà 6 e verrà inaugurata sabato 21 settembre alle ore 10. Per il momento, il pubblico potrà raggiungere la sede il mercoledì dalle 17 alle 19; altre visite saranno possibili su prenotazione (museodellacartolinabusca@gmail.com). L’ingresso è gratuito.

L’area è strutturata “con una parte stabile sulla raccolta di cartoline buschesi e una parte temporanea, cioè a tema, rinnovata periodicamente. Ci serviremo di espositori dove i visitatori potranno vedere materialmente alcune cartoline, inoltre ci doteremo di tablet per la consultazione multimediale”.

Siete presenti sui social? “Abbiamo aperto una pagina Facebook e desideriamo aggiungerne una su Instagram. Su queste piattaforme intendiamo dare visibilità al nostro museo pubblicando aggiornamenti, eventi e materiale divulgativo” (fine).

Come si presenta l’esterno del Museo; si trova in via dei Martiri della Libertà 6 a Busca (Cuneo)
Come si presenta l’esterno del Museo; si trova in via dei Martiri della Libertà 6 a Busca (Cuneo)




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