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editor Fabio Bonacina

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Altro raddoppio
12 Mag 2024 13:54 - ITALIAN ISSUES
Per la Lazio, a mezzo secolo dal primo scudetto, francobollo in foglio con i loghi e in foglietto che propone la squadra di allora

L’annullo fdc
L’annullo fdc

Le ragioni sono diverse, ma il francobollo odierno è il terzo dedicato alla Lazio. Preceduto dall’800 lire o 0,41 euro del 20 maggio 2000 per la conquista dello scudetto e il “B” del 9 gennaio 2020 che la festeggia a centoventi anni dalla fondazione (si potrebbe aggiungere lo 0,95 datato 2 dicembre 2016 che cita il centrocampista, allenatore e dirigente sportivo Tommaso Maestrelli).

Inserito nel programma solo il 30 aprile, ecco ora il “B” per il mezzo secolo trascorso dalla prima vincita di Campionato, inutilmente duplicato in foglio da quarantacinque esemplari o in foglietto autoadesivi. Le rispettive tirature sono cinquecentomilaquaranta e duecentocinquantamila unità. Appartenente alla serie “Lo sport”, il doppio tributo costa 1,25 euro e consente di inviare una cartolina o una lettera ordinaria nei venti grammi all’interno del Paese. Dovuto a Matias Hermo, il dentello propone i loghi d’epoca e attuale della società, poi lo scudetto tricolore oggetto dell’iniziativa postale. Il blocco aggiunge sul bordo la foto con la squadra di allora, affiancata dall’allenatore e dal viceallenatore. L’annullo primo giorno si trova allo spazio filatelia di Roma, in piazza San Silvestro 20.


Un “momento meraviglioso”

Il 12 maggio del 1974, battendo il Foggia per uno a zero allo stadio Olimpico, la squadra diventa campione d’Italia per la prima volta. “Di quel momento meraviglioso sono state testimoni generazioni di tifosi. Di padre in figlio, quelle emozioni si tramandano e si rinnovano ogni giorno, ispirando il presente e il futuro del nostro club”. Da presidente della Lazio e custode della sua ultracentenaria storia (scrive Claudio Lotito nel bollettino), “sono lieto che il ministero delle Imprese e del made in Italy abbia accolto la mia richiesta di emettere un francobollo… perché rimanesse patrimonio di tutti. Spero che nei tifosi laziali, come in ciascuno dei nostri atleti, risplendano sempre i valori che animarono cinquant’anni fa l’incredibile banda del ‘74, indomabile in campo contro gli squadroni del Nord e capace di raccontare storie di vita che vanno anche oltre il calcio”.

La serie si compone di francobollo e foglietto, qui il secondo
La serie si compone di francobollo e foglietto, qui il secondo


È il “Repertorio degli annulli speciali d’Italia 2022”, dovuto al presidente del sodalizio, Alcide Sortino. Multipli a parte, sono 834 le impronte annotate

Anche il 2022 è stato repertoriato
Anche il 2022 è stato repertoriato

Nero su bianco il 2022 come visto dall’Associazione nazionale collezionisti annullamenti italiani. La quale, attraverso il suo presidente, Alcide Sortino, ha listato le obliterazioni impiegate da Poste italiane nei dodici mesi in esame. L’esito per il “Repertorio degli annulli speciali d’Italia 2022” sono 136 pagine di formato “A4” (19,00 euro, spese postali per raccomandata comprese).

Benché -si legge in apertura- ormai fossero superate le emergenze e le restrizioni causate dal coronavirus, è stata registrata la diminuzione, rispetto all’anno precedente, di circa un centinaio di manuali. Due sembrano le cause principali: da un lato l’esaurirsi dell’operazione “Poste - piccoli Comuni” con le relative impronte più o meno gratuite, “dall’altro la progressiva riduzione delle manifestazioni filateliche e di quelle di altro genere, dove la presenza del servizio distaccato, non svolgendo più funzioni postali, ma unicamente collezionistiche, non ha più alcun «appeal» o necessità”.

Complessivamente sono stati contati 834 annulli, cominciando da quello del 2 gennaio impiegato a Castelcolonna (Ancona) per il centenario della nuova denominazione e andando al 29 dicembre, quando a Portoscuso (Sud Sardegna) si ricordò il secolo dall’eccidio dei fratelli Fois.

Il lavoro si completa ad esempio con gli elenchi delle impronte multiple e dei bolli non obliteranti, gli indici (tematico, dei nomi e geografico), i dati statistici.

Tra i servizi marcofili, quello dell’1 ottobre a Camerata Cornello (Bergamo) per la “Giornata mondiale della cartolina”
Tra i servizi marcofili, quello dell’1 ottobre a Camerata Cornello (Bergamo) per la “Giornata mondiale della cartolina”

A Giovanni Cutini, presente con la partecipazione “Buste-lettera postali”, il gran premio campioni. La manifestazione raggiungibile ancora domani dalle ore 9 alle 13

La manifestazione a Borgo Faiti (Latina)
La manifestazione a Borgo Faiti (Latina)

Annunciati stasera gli esiti dell’esposizione nazionale e di qualificazione “Latinphil 2024”, in corso ancora domani dalle ore 9 alle 13 presso il Museo Piana delle Orme a Borgo Faiti, frazione di Latina. Voluta dalla Federazione fra le società filateliche italiane, vede il supporto operativo del Circolo filatelico “Tres tabernae”.

Il gran premio campioni è andato a Giovanni Cutini grazie alla partecipazione “Buste-lettera postali” (ha ottenuto 93 punti e -come tutti i successivi concorrenti segnalati- l’oro grande), mentre il gran premio competizione è stato attribuito a Paolo Zavattoni per “In spite of everything. German overseas mail during WwI” (92).

Quanto ai migliori nelle rispettive classi, per la filatelia aperta si è evidenziato Enrico Flaminio firmando “Birrerie storiche italiane” (91); in storia postale ha conquistato il titolo Enrico Carsetti proponendo “Corrispondenza postale nelle Marche durante il periodo della Repubblica sociale italiana (settembre 1943 - agosto 1944)” (91 e felicitazioni).

Per la qualificazione, infine, ecco Antonio Mario Rabasca, partecipe con “Città del Vaticano: nascita di un nuovo piccolo grande Stato” (88, oro).

La giuria è stata presieduta da Luca Lavagnino, cui vanno aggiunti Nicolino Parlapiano e Marco Occhipinti, il quale ha svolto anche il ruolo di commissario federale.


Oggi anche il francobollo per il centenario raggiunto dall’aeroporto della città siciliana; è un “B” in vendita a 1,25 euro

Una delle prospettive più emblematiche dell’aeroporto di Catania Fontanarossa, “osservabile dalla pista di decollo, in particolare la struttura del nuovo terminal «A». In primo piano, la coda di un aereo e, sullo sfondo, la silhouette dell’Etna che domina la scena”. Si aggiunge il logo del centenario. È quanto propone l’altra emissione odierna, questa inserita nella serie “Le eccellenze del sistema produttivo ed economico”. Dalla tariffa “B” (1,25 euro), è impiegabile per spedire una cartolina o una lettera ordinaria di primo porto interno. Il dentello risulta prodotto in duecentocinquantamilaventi unità autoadesive allestite in fogli da quarantacinque. L’annullo primo giorno è all’ufficio postale Catania Centro; si trova in Etnea 215.


Strategico nel bacino mediterraneo

L’aerostazione “ha cambiato volto in più occasioni sino a diventare lo scalo strategico di oggi, uno snodo nel cuore del Mediterraneo che connette la Sicilia a mete nazionali e internazionali, raggiungendo quasi 11 milioni di passeggeri annui”. Lo precisano, nel bollettino associato, l’amministratore delegato della Società aeroporto Catania, Domenico Torrisi, e il presidente dell’Ente nazionale per l’aviazione civile, Pierluigi Di Palma.

La sua storia risale all’inizio del Novecento, quando nasce come campovolo. Dopo la Seconda guerra mondiale, durante la quale viene adoperato per scopi militari, il 5 maggio 1947 atterra il volo inaugurale proveniente da Torino delle Linee aeree italiane internazionali (che poi prenderanno il nome di Alitalia). È negli anni Sessanta, tuttavia, che comincia ad assumere una rilevanza sempre più strategica dato l’aumento considerevole dei viaggiatori, oltre 260mila nel 1966. L’infrastruttura viene ampliata nuovamente a partire dai Settanta. Altri interventi riqualificativi sono registrati nei primi Duemila; lungo il 2018 diventa attivo anche il terminal “C” (fine).

L’aeroporto di Catania Fontanarossa
L’aeroporto di Catania Fontanarossa

Riprodotti nei francobolli repubblicani per il servizio espresso, sono conservati nel Museo archeologico nazionale di Tarquinia (Viterbo), oggi ricordato nel centenario dall’inaugurazione

Uno dei francobolli per espresso
Uno dei francobolli per espresso

Per un filatelista, dire Museo archeologico nazionale di Tarquinia (Viterbo) significa portare alla mente i cavalli alati ivi conservati e presenti nei francobolli per il servizio espresso, raffigurati grazie a Luigi Gasbarra, da 75 lire (del 13 gennaio 1958), 150 (15 marzo 1966 e, su carta fluorescente, 11 marzo 1968), 250 (31 luglio 1974) e 300 (15 aprile 1976). Sapendo che l’opera originale, un altorilievo in terracotta probabilmente del IV secolo avanti Cristo, mostra gli animali che guardano a sinistra, e non a destra.

La scelta attuale, per la quale è stata coinvolta Maria Carmela Perrini, è caduta sul cortile interno di palazzo Vitelleschi, dove ha sede la struttura centenaria festeggiata, e sul vaso greco configurato a testa femminile (“rython”) attribuito all’artigiano attico Charinos. Il dentello è un “B” da 1,25 euro che permette di spedire una cartolina o una lettera ordinaria nei venti grammi in regime domestico. Disponibile da oggi (l’annullo fdc si trova all’ufficio postale cittadino, in via Tarconte 9), risulta inserito nella serie “Le eccellenze del sapere”; per il mercato sono pronti duecentomilaquattro esemplari autoadesivi in fogli da ventotto.

Su una nota piattaforma elettronica di vendita per collezionisti tali cartevalori sono disponibili da alcuni giorni, evidente frutto di una distribuzione anticipata per errore.


Inaugurato dopo otto anni di lavori nel 1924

“È uno dei più importanti musei archeologici d’Italia, di certo il maggiore in assoluto se consideriamo le antichità che provengono dal territorio tarquiniese” (quindi soprattutto etrusche, ndr). Lo segnala il direttore, al vertice anche del collegato Parco archeologico di Cerveteri e Tarquinia; il suo nome è Vincenzo Bellelli. L’istituto venne fondato nel 1916 e inaugurato dopo otto anni di lavori nel 1924. Vi confluirono la raccolta comunale e la collezione privata dei conti Bruschi-Falgari, acquistata dallo Stato nel giugno del 1913. Nuclei sono la collezione di sarcofagi, quella vascolare e le opere d’arte medievale raccolte in maniera sistematica dal primo direttore, l’archeologo Giuseppe Cultrera (continua).

Oggi il tributo al Museo archeologico nazionale di Tarquinia (Viterbo)
Oggi il tributo al Museo archeologico nazionale di Tarquinia (Viterbo)

Roma - La mostra, a pannelli illustrati con francobolli, è accolta fino al 10 giugno presso lo spazio espositivo “Esperienza Europa - David Sassoli”, in piazza Venezia 6/c

È raggiungibile fino al 10 giugno
È raggiungibile fino al 10 giugno

“Il voto delle donne. La storia di un diritto”, pensando anche alla tornata elettorale prevista per l’8 e il 9 giugno. Non a caso, la mostra a pannelli è ospitata presso il nuovo spazio espositivo “Esperienza Europa - David Sassoli” di piazza Venezia 6/c a Roma. Potrà essere raggiunto senza costi fino al 10 giugno dal lunedì al venerdì tra le ore 10 e le 19, il sabato e domenica nella fascia temporale 12-18.

Curato e realizzato da Chiara Simon, già responsabile del Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa, e Simonetta Freschi, dell’Archivio storico Modiano, l’allestimento -dopo essere stato ospitato già in altre città- per iniziativa di Noi rete donne è giunto in copia nella capitale.

“Si tratta -spiegano dal sodalizio- di un approccio molto particolare e originale”, perché la narrazione “si snoda attraverso le immagini dei francobolli che ogni Paese europeo ha scelto di emettere per celebrare questo traguardo e per ricordare alcune figure femminili che hanno dato un contributo importante... Dunque un racconto storico, fondamentale per non perdere la memoria del processo di emancipazione femminile, ma anche una rappresentazione artistica realizzata da grafici di valore, quali sono spesso gli autori dei bozzetti”.

Riaccendere i fari su questo storico passaggio, “in una fase in cui l’astensionismo e la disaffezione al voto toccano punte preoccupanti e rappresentano un vulnus alla nostra democrazia e un insulto a chi a queste battaglie ha dedicato e sacrificato la vita, ci appare una occasione imperdibile a cui guardare con gratitudine e riconoscimento” (fine).

L’esposizione “Il voto delle donne. La storia di un diritto” risulta organizzata a pannelli
L’esposizione “Il voto delle donne. La storia di un diritto” risulta organizzata a pannelli


Fino al 31 dicembre, l’Archivio storico locale racconta la parte giocata dal capoluogo in numerosi campi. Tra il materiale impiegato, francobolli, annulli, lettere, cartoline

Dedicata a Torino
Dedicata a Torino

“Torino universale - Due secoli di grandi eventi”: è la mostra aperta fino al 31 dicembre in via Barbaroux 32, presso l’Archivio storico cittadino (da lunedì a venerdì 8.30-16.30, festivi esclusi; l’ingresso è libero).

Il percorso va oltre quelli che forse sono luoghi comuni, così da presentare aspetti meno noti. “Qui -ricordano gli organizzatori- hanno sede musei conosciuti in tutto il mondo e si sono tenuti grandi saloni e rassegne”. Tra i primi, il Museo egizio; quanto alle esposizioni internazionali, “inizialmente nate per creare il consenso dinastico, diventano nel tempo lo «specchio del progresso» e si dimostrano grandi manifestazioni spettacolari atte a favorire il senso di identità e di appartenenza nazionali”. La città ha dato i natali allo sport, al cinema, alla moda, all’automobile, alla televisione… Molti eventi rinomati vi sono transitati almeno una volta: i Mondiali di calcio, le Universiadi, le Olimpiadi invernali, il “Giro d’Italia” e il “Tour de France”, senza trascurare i Saloni internazionali del libro, dell’auto e della tecnica, il Torino film festival…

L’allestimento illustra i grandi avvenimenti realizzati dall’Ottocento a oggi attraverso centinaia di fotografie, documenti, manifesti e oggetti che svelano curiosi retroscena di celebrazioni, scoperte, proposte artistiche, culturali e sportive.

Ci sono anche i francobolli: provengono dalla raccolta quattro anni fa donata al Comune da Bruno Segre (1918-2024), nel contesto utilizzati come ulteriore elemento narrativo. Si aggiungono sei pannelli sulla “Posta alle esposizioni”, dovuti a Paolo Guglielminetti, dove annulli, cartoline e lettere raccontano come nei contesti espositivi più importanti il servizio postale giocò un ruolo significativo per organizzare, promuovere e raccontare gli appuntamenti stessi.

Edito un catalogo con il medesimo titolo del percorso; costa 13,00 euro (continua).

Tra il materiale selezionato, quello postale: cartevalori, ma anche annulli, lettere, cartoline
Tra il materiale selezionato, quello postale: cartevalori, ma anche annulli, lettere, cartoline

L’esperienza della onlus “Un sorriso in più” di Guanzate (Como), che ha raggiunto i vent’anni. Tra le iniziative, la gestione di 250 rapporti epistolari

Da vent’anni
Da vent’anni

Ha raggiunto i vent’anni la onlus “Un sorriso in più” di Guanzate (Como). Nata nel 2004 per scelta della famiglia Canclini così da contrastare la solitudine delle persone anziane, l’associazione sta accanto a queste ultime in otto servizi residenziali, nonché ai bambini e ai ragazzi di due comunità educative. Non solo: grazie ai progetti “Nipoti di penna” (250 i rapporti epistolari attualmente in corso) e “Nipoti di Babbo Natale” (33.900 i desideri realizzati), raggiunge migliaia di ospiti in oltre 650 case di riposo in tutta Italia. Il sogno dei fondatori è che chiunque, grazie al tempo trascorso insieme, possa sentirsi importante, amato e apprezzato.

“Siamo convinti che… oltre alle cure fisiche, sia fondamentale affiancare una cura dello spirito e del benessere. Un lavoro quotidiano, fatto di relazione e di attenzione, di altruismo e di calore umano, di passioni condivise”, ha commentato il presidente del sodalizio, Simone Canclini.

La forza dei volontari -ora centotrenta- “è l’autenticità del loro dono: non sono professionisti, sebbene siano molto competenti e preparati; la loro presenza è un dono gratuito, fatto con il cuore, è la parte migliore di sé che si fa dono per l’altro”, ha aggiunto la coordinatrice, Laura Bricola.


L’ipotesi, formulata dall’amministratore delegato Matteo Del Fante, non sembra funzionale. Almeno stando ai primi elementi emersi

Tra i diversi incarichi affidati agli uffici postali del progetto “Polis - Case dei servizi di cittadinanza digitali”, che a regime saranno settemila, uno piuttosto curioso e rivelato dall’amministratore delegato, Matteo Del Fante. È previsto il posizionamento di apparecchi che potranno dare informazioni turistiche in più lingue grazie all’intelligenza artificiale.

Considerando che non tutti i centri hanno riferimenti meritevoli di essere conosciuti (infatti sarebbero millecinquecento quelli interessati a tale supporto), occorre domandarsi come tali informazioni verranno raccolte. Secondo quanto si è capito, saranno “catturate” su internet, quindi con dubbi sull’attendibilità o perlomeno sull’aggiornamento dei dati.

Ma c’è anche un altro elemento da tenere presente: queste sportellerie spesso sono aperte solo al mattino e magari non sei giorni alla settimana.

Da questi fattori emerge la perplessità per tale, ipotizzata, prestazione.

A Morimondo (Milano) si trova una famosa abbazia cistercense; l’ufficio postale del borgo potrebbe rientrare tra i millecinquecento a vocazione turistica, ma è aperto solo al mattino e nemmeno tutti i giorni
A Morimondo (Milano) si trova una famosa abbazia cistercense; l’ufficio postale del borgo potrebbe rientrare tra i millecinquecento a vocazione turistica, ma è aperto solo al mattino e nemmeno tutti i giorni


Il giro di boa scoccato il 5 maggio; l’anniversario è stato citato dalla Croazia attraverso una cartolina postale simbolica, in vendita a 58 eurocentesimi

“Il Consiglio d’Europa -ricordano dalla sede di Strasburgo- è la principale organizzazione per i diritti umani del continente”. Ha creato nei suoi quarantasei Stati membri uno spazio giuridico comune, che poggia sulla Convenzione europea dei diritti dell’uomo e rappresenta una zona senza pena di morte per oltre 700 milioni di persone.

Venne istituito con il Trattato di Londra il 5 maggio 1949, settantacinque anni fa. Se n’è ricordata la Croazia, che due giorni prima della ricorrenza ha portato agli sportelli una cartolina postale su cui è intervenuto Duje Šegvić. Dal soggetto simbolico, è in vendita a 58 centesimi di euro.

La cartolina postale della Croazia ricorda i tre quarti di secolo raggiunti dal Consiglio d’Europa
La cartolina postale della Croazia ricorda i tre quarti di secolo raggiunti dal Consiglio d’Europa


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