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editor Fabio Bonacina

27912 news from 8/3/2003

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subject Books and catalogues

Avendo conosciuto la storia del maestro Gastone Rizzo, Francesco Fallanca ha voluto raccontare la sua regione attraverso i francobolli

Scoprire il territorio
Scoprire il territorio

Luoghi, fatti, personaggi… qualsiasi territorio sufficientemente grande o molto attivo può essere documentato con le cartevalori postali. Serve solo la pazienza per individuare le produzioni che lo citano e raccontarle. E naturalmente, bisogna conoscere le vicende locali.

Un ulteriore caso è offerto da Francesco Fallanca; suo è il lavoro “La Calabria raccontata dai francobolli - Storia, ambiente, cultura”.

“La mia passione per la filatelia, ovverosia lo studio dei francobolli e della storia postale antica e moderna, mi ha spinto a creare quest’opera letteraria”, spiega l’autore. “Sono rimasto molto affascinato dalla storia di Gastone Rizzo, maestro di scuola elementare che negli anni successivi alla Seconda guerra mondiale, in provincia di Verona, usava i francobolli per insegnare ai suoi alunni le varie materie e mi sono detto: perché non raccontare la mia regione?”. “Con la segreta speranza che il lettore, specialmente quello giovane, possa appassionarsi al francobollo in un’epoca ormai dominata dai moderni sistemi informatici”.

Firmato Città del sole edizioni, il libro conta 80 pagine e richiede 20,00 euro.


Fu organizzata dal 7 all’8 gennaio 1961 per sottolineare i cent’anni d’Italia. Il materiale esposto, francobolli e soprattutto reperti viaggiati, venne ripreso nel catalogo

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Un secolo visto con occhio postale
Un secolo visto con occhio postale

Tra le iniziative di quel momento, coinvolgendo Gabriele Serra e Pier Luigi Grossi, l’Associazione filatelica modenese, nel contesto della sua manifestazione, pubblicò la guida “1861-1961 - Cento anni di storia d’Italia attraverso i francobolli”.

“Al traguardo delle celebrazioni che si svolgeranno in questo anno 1961 a Torino e in tutto il Paese -annota in apertura Mario Diena- la filatelia non poteva mancare; e vi si presenta, infatti, in maniera più che degna, con questa mostra che (il 7 e l’8 gennaio 1961, ndr) viene organizzata a Modena, culla di patrioti”. È impostata come un’organica rassegna sull’argomento.

Di fatto, il libro, in 184 pagine, racconta e propone (le foto sono in bianco e nero) i pezzi particolari individuati per essere esposti. Sono francobolli e soprattutto oggetti postali, lettere e non solo, che raccontano il secolo. Andando dal periodo sardo-italiano con la IV Emissione di Sardegna alle produzioni successive riferite sempre al Regno di Vittorio Emanuele II, toccando poi la Terza guerra d’indipendenza, la presa del Veneto e di Roma. Il passo successivo è dedicato a Umberto I e agli uffici postali all’estero, cui segue la fase di Vittorio Emanuele III: le Colonie, i primi esperimenti di aeronautica, Fiume e la dittatura fascista, approfondita attraverso le iniziative aeree e marittime. Il percorso termina citando brevemente il conflitto e la Repubblica.

La società Vaccari ne ha reperita un copia che propone a 20,00 euro.


Il libro di Lucio Lucarelli ed Eleonora Principe cita oltre duecento pezzi riguardanti il paese in provincia di Campobasso, ma la ricerca offre un ulteriore approccio

Non solo la parte iconografica
Non solo la parte iconografica

In genere, un libro che propone cartoline di uno specifico luogo punta soprattutto a evidenziare gli usi e i costumi del territorio, come pure i palazzi più importanti e le modifiche subite dall’abitato. “Saluti da Bojano” aggiunge un altro aspetto e lo segnala nel sottotitolo: “La cartolina illustrata attraverso l’arte di editori e tipografi”.

Dovuto al collezionista Lucio Lucarelli e all’architetta, specializzata nella valorizzazione del patrimonio storico e monumentale, Eleonora Principe, introduce la vicenda e l’evoluzione della cartolina illustrata attraverso lo studio degli operatori attivi nel centro in provincia di Campobasso, dalla fine dell’Ottocento alla metà Novecento. Tale vicenda -confermano dalla casa editrice, Cosmo Iannone- “racconta lo sviluppo di una società e della sua economia, che attraverso la cartolina si fa conoscere oltre i confini locali”. Il lavoro -aggiunge Eleonora Principe- “parte da lontano: dalla passione nel raccogliere e mettere assieme, ordinatamente, pezzi di storia della città delle nostre origini. Raccogliere e mettere assieme, chiedendosi il perché un paese di qualche migliaia di abitanti nella prima metà del Novecento avesse prodotto una quantità considerevole di cartoline illustrate: più di duecento!”.

Il volume offre 164 pagine e costa 20,00 euro.


Sei i cataloghi targati Cif-Unificato e cinque quelli della Sassone, tutti ancora freschi d’inchiostro e disponibili per il mercato

Come sempre, i lettori di “Vaccari news” hanno potuto scoprire con anticipo, e per bocca dei rispettivi editori, i titoli e le scelte compiute per i nuovi mercuriali. Ora questi, ancora freschi d’inchiostro, sono arrivati sul mercato. Eccoli in sintesi.

Cif-Unificato si è fatta notare per aver riproposto il “Super”, l’anno scorso accantonato (conta 816 pagine e ha un prezzo di copertina pari a 37,00 euro). Considera l’intera area senza le specializzazioni. Per scoprirle, vi sono il “Classico” (si occupa della fase storica dagli Antichi Stati al 1945, offre 374 pagine e richiede, come i due successivi, 50,00), il “Moderno 1” (Repubblica, Trieste “A” e “B”, 408), il “Moderno 2” (San Marino, Vaticano, Smom, 400). Si aggiunge la coppia di semplificati: “Area italiana 1” (Regno, Rsi, Luogotenenza e Repubblica, 332, come il seguente 25,00), “Area italiana 2” (San Marino, Vaticano, Smom, 260).

La Sassone, di fatto, ha confermato l’impostazione precedente. Chi vuole avere il quadro completo può far riferimento al “Catalogo specializzato dei francobolli d’Italia e dei Paesi italiani”; è composto da tre volumi: annotano quanto emesso dagli inizi al 1945 (sono 1.216 pagine e costa 65,00 euro), la Repubblica (652, 35,00 come il terzo), San Marino, Vaticano e Smom (756). I restanti due tomi coprono esigenze particolari: coloro che desiderano approfondire la parte classica hanno l’“Antichi Stati Italiani - Regno d’Italia 1850-1900 - Francobolli” (620, 110,00); quanti invece cercano la sintesi possono scegliere il “Blu” (760, 30,00).

Tutti i cataloghi di Cif-Unificato e Sassone
Tutti i cataloghi di Cif-Unificato e Sassone

Il medico e scrittore ora propone il saggio “Lettera sull’amore (a tutte le età)”, sempre firmato dalla casa editrice Solferino

“Mittente”, Vittorino Andreoli
“Mittente”, Vittorino Andreoli

Dopo “Lettera a un vecchio” segnalato l’anno scorso, ecco “Lettera sull’amore (a tutte le età)”. Sempre del medico e scrittore Vittorino Andreoli, sempre prodotto da Solferino. In questo caso, il libro conta 160 pagine e richiede 10,50 euro.

L’ideale missiva indicata nel titolo -spiegano dalla casa editrice- “è rivolta a tutti, giovani e adulti, e mostra che un «vero» amore è una costruzione e richiede la verifica di condizioni che emergono dall’esperienza quotidiana. Non si riducono all’attrazione o alle emozioni di una «sera indimenticabile». Non basta un semplice contratto, ma occorre godere della condivisione e ancor più del compromesso, inteso come saper trasformare due idee diverse in un’unica visione: una risorsa sottovalutata ma necessaria, affinché la relazione d’amore disegni una storia esistenziale che gode del presente, ma senza dimenticare il futuro, come lo spazio dei desideri. Solo così si perpetua quella «forza straordinaria che è parte inestricabile dell’umano»”.

Tale sentimento è un bisogno della persona; “non riguarda solo «lui» e «lei», esiste anche tra fratelli, tra padre e figlio, tra madre e figlio. C’è nell’adolescenza, diverso da quello che nasce nella vecchiaia. Domina la convinzione che l’amore appartenga alla magia, che sia promosso da «un colpo di fulmine», da «un’attrazione fatale», fino all’immagine di due mezze mele che per caso costituiscono, nell’unione, un frutto unico. Ma è una mitologia da superare”.


Sei anni, dal 1879 al 1885, documentati da Beniamino Cadioli. È il saggio “Poste e comunicazioni della Colonia Eritrea”

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Dal 1879 al 1885
Dal 1879 al 1885

“Poste e comunicazioni della Colonia Eritrea - Dall’insediamento in Assab all’occupazione di Massaua (1879-1885)”. Rappresenta il titolo del lavoro scritto nel 1995 da Beniamino Cadioli (1939-2023) per conto dell’allora Istituto di studi storici postali. Conta 144 pagine con immagini anche a colori e richiede 25,00 euro.

“A nostro giudizio -si legge nella presentazione firmata dallo stesso Issp- è un’opera di straordinaria importanza. I cultori di storia postale vi scopriranno infatti gran quantità di notizie come quelle riguardanti il movimento postale, le trattative intercorse con le amministrazioni postali inglesi, indiane ed egiziane, il ruolo postale svolto dal Consolato italiano in Aden, i collegamenti tra Assab e Aden con le navi stazionarie o i sambuchi arabi”.

Pure gli storici professionisti troveranno “interessanti spunti di riflessione quali la marginalità del ruolo della Rubattino nel servizio postale di quei primi anni, le difficoltà politiche interne ed internazionali (nonché i problemi economici connessi) per stabilire un collegamento efficiente con una «colonia» così minuscola e lontana, i progetti di navigazione interna nel mar Rosso”.

Al testo si aggiunge la trascrizione di una trentina di documenti dell’epoca.



Sono i protagonisti dello scambio epistolare immaginato da Roberto Vecchioni sotto al titolo “Tra il silenzio e il tuono”. Il libro è edito da Einaudi

Un ragazzo, un nonno
Un ragazzo, un nonno

Noto soprattutto per le canzoni, Roberto Vecchioni, che di professione ha fatto l’insegnante, è anche scrittore. Ne porta la firma il romanzo “Tra il silenzio e il tuono” (184 pagine, 18,00 euro).

“C’è un’età della vita in cui si può trovare una voce pura: una voce tra il silenzio e il tuono”, introducono il lavoro dalla casa editrice, ovvero Einaudi. “Non c’è un altro modo per parlare di sé, forse, quando guardarsi indietro, e dentro, è lo stesso movimento. E tutto, proprio tutto -le gioie, i dolori, la scoperta dell’amore come quella della morte- è in noi con la stessa forza”.

Il racconto si dipana attraverso cinquantatré lettere (definite “momenti sfolgoranti”) di un ragazzo che cresce e di un misterioso nonno. Si alternano, infatti, due voci: da una parte c’è lui, l’artista, che riferisce all’avo alcuni degli episodi più significativi della propria vita. Li riporta in presa diretta, mentre gli accadono, a dieci, quindici, trenta, ottant’anni. Infanzia, amicizie, studi, brani musicali, dolori, amori. Sconfitte e vittorie. L’interlocutore, dal canto suo, non risponde mai: forse non ce n’è bisogno, forse conosce il mittente fin troppo bene. Le missive che… spedisce sono indirizzate ad altri personaggi, veri o immaginari (ad esempio Sergio Staino), e affrontano gli argomenti più disparati.


La pubblicazione realizzata nel centenario dalla nascita di Giulio Bolaffi ne mette in luce anche gli aspetti umani e l’impegno durante la Seconda guerra mondiale

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Visse tra il 1902 e il 1987
Visse tra il 1902 e il 1987

È stato uno dei maggiori filatelisti e commercianti di settore italiani, ma la sua esistenza è risultata caratterizzata anche da altri impegni, il primo dei quali come combattente partigiano durante la Seconda guerra mondiale con il nome di battaglia Aldo Laghi. Poi quale editore, con “La settimana nel mondo” fondata anche per dare lavoro agli ex commilitoni, nel 1948 divenuta “La settimana filatelica” e, due anni dopo, “Il collezionista”.

Lo racconta la pubblicazione “Giulio Bolaffi 1902-2002”, edita dall’azienda torinese omonima nel 2003 per il centenario trascorso dalla nascita del personaggio (morì nel 1987). Conta 110 pagine di formato prossimo all’“A4” con numerose fotografie in bianco e nero; di recente la società Vaccari ne ha reperita una copia, ora in promozione a 8,00 euro.

Due gli autori principali; ricordano il protagonista sotto luci diverse: il figlio Alberto, che punta soprattutto ai rapporti familiari, e Mario Pisano, teso a valorizzare gli elementi professionali. Chiudono numerose brevi testimonianze di altre persone, dell’ambiente collezionistico o meno, che l’hanno conosciuto.


Le Poste centrali di via Cordusio presentate negli anni Cinquanta del pittore e critico d’arte Ugo Nebbia. Un volume ora da librerie antiquarie

Risale agli anni Cinquanta
Risale agli anni Cinquanta

Non è facile trovare monografie dedicate a uno specifico ufficio postale. Nelle librerie antiquarie o in qualche biblioteca specializzata come quella dell’Istituto di studi storici postali “Aldo Cecchi” odv spicca però “L’arte alla Posta di Milano”, edito da Eliroma negli anni Cinquanta (manca un’indicazione temporale precisa). Di grande formato, conta 24 pagine di testo e 16 tavole anche a colori. Lo scritto, del pittore e critico d’arte Ugo Nebbia (1880-1965), ha un taglio piuttosto enfatico, ma l’obiettivo era sottolineare gli elementi meritevoli della nuova costruzione. Già, perché all’epoca era nuova…


Tre saloni “distinti ad un tempo e collegati”

“È un po’ pericoloso dirlo, quasi solo pensarlo; ma qualche volta è proprio vero che certi malanni sono provvidenziali. Se nei tremendi bombardamenti aerei dell’agosto 1943, non fosse andato in buona parte a soqquadro il nucleo centrale di quel vasto fabbricato, del più decoroso ma impersonale gusto del primo decennio di questo secolo, con cui Milano aveva creduto risolto il problema d’una sede centrale per le Poste e telegrafi degna delle sue esigenze, se non proprio del suo prestigio, non so fino a quando ci saremmo convinti che per un pezzo non valeva la pena di tornare sull’argomento”.

Così l’autore introduce lo studio. Architetto dell’intervento edificatorio è Stefano Balzarro, definito “tecnico e artista altrettanto sicuro che geniale, specie in quel tanto di personale, per non dire di estroso, che da tempo accompagna la più varia sua esperienza di costruttore tutto del tempo nostro, libero però da certi schemi o preconcetti nella stessa indipendenza che ne definisce la sensibile modernità”.

Tre i principali ambienti, veri e propri saloni, dedicati rispettivamente alla posta, al telegrafo (nel tempo ha variato l’impiego e ora accoglie “Spazi per l’Italia”) e al telefono (area definita “di prossima sistemazione” e adesso utilizzata dalla Questura). Tutti rappresentativi, “distinti ad un tempo e collegati, dove si svolge a contatto col pubblico la vita d’un complesso del genere”.

L’atrio si caratterizza per il materiale marmoreo che copre pareti e pavimenti; vi figura il protettore delle telecomunicazioni, cioè l’arcangelo Gabriele, scultura dovuta a Ettore Calvelli. Si aggiunge il bronzo con il maratoneta di Tullio Figini, “simpatico e virile omaggio -crediamo non solo retorico- ai postelegrafonici, specie in quanto di vivo e di scattante ne definisce il concettoso realismo e l’atletica tensione”.

Nel salone dedicato a lettere e pacchi spiccano in alto le due enormi scene, intitolate alla posta nel periodo pre romano da una parte, a quella medievale dall’altro; il primo di Giovanni Brancaccio e il secondo dovuto a Luigi Filocamo. Vanno aggiunti, del ceramista Fausto Melotti, “Il telegrafo nelle vie del mare” e “Il telegrafo nelle vie del cielo”, posizionati all’interno dell’area destinata a tale servizio.

Tratto dal libro, lo studio per l’atrio firmato nel 1950 dall’architetto Stefano Balzarro
Tratto dal libro, lo studio per l’atrio firmato nel 1950 dall’architetto Stefano Balzarro


Monografia del 1983 ricorda la nascita e la crescita del Centro italiano filatelia tematica. Numerose le foto, in bianco e nero

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I primi due decenni
I primi due decenni

Riscoprire i fatti che sono stati vissuti o raccontati, diffonderli in favore dei nuovi appassionati. Anche per i collezionisti è importante non dimenticare il passato, atto fondamentale attraverso cui comprendere il presente e ipotizzare il futuro. Un esempio è il volume fotografico (in bianco e nero) “20 Anni del Cift nel ricordo di Totò Caruso”, edito lungo il 1983 e di cui l’azienda Vaccari ha ritrovato una copia, proposta in offerta a 6,40 euro.

L’idea editoriale -scriveva nell’introduzione Michele Picardi- crebbe “da un semplice ricordo di Totò (l’ex presidente del Centro italiano filatelia tematica Totò Caruso, scomparso il 12 febbraio 1982, ndr), in un più vasto esame tanto di lui quanto di ciò che questi venti anni sono stati per il Cift, nel quale lui si era per tanto tempo e così profondamente identificato”. Le 80 pagine di formato “A4” sintetizzano la nascita e i primi due decenni di quello che sarebbe diventato uno dei più grandi sodalizi nazionali di settore. Sono storie, curiosità, appunti di collezioni e mostre, ma anche di impegno per far riconoscere la specializzazione, confronti, premi, amicizie.





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