La scelta degli organizzatori di non sottolineare dal punto di vista marcofilo il “Giro d’Italia” è stata confermata ancora una volta. Così, la popolare gara giunta alla sua 95ª edizione (e ora con avvio in Danimarca il 5 maggio e conclusione a Milano il 27) viene celebrata soltanto grazie all’entusiasmo dei fan. I quali, però, non possono impiegare il nome ed il logo ufficiali, e la conseguente informazione che i manuali offrono è sempre incompleta, se non addirittura criptica: spesso, si tratta di un semplice “saluto” a non meglio precisati ciclisti.
Cinque, finora, i bolli notati: il 10 maggio a Fano (Pesaro e Urbino), il 12 a Recanati (Macerata) e a Rocca di Cambio (L’Aquila), il 17 a Sestri Levante (Genova), il 20 a Ballabio (Lecco). Richiesti, rispettivamente, da Istituto tecnico commerciale “Cesare Battisti”, Circolo filatelico e numismatico recanatese, Pro loco, Comune e Comitato lecchese per il grande ciclismo.
Dallo sport alla storia: annunciato un altro gruppo di annulli volto a celebrare il secolo e mezzo trascorso dalla riforma postale. Si tratta di otto obliterazioni, sei in uso nel Foggiano, una a Lecce e l’ultima ad Isernia. Al confronto della precedente lista, viene indicato un solo giorno d’impiego (il 5 maggio), peraltro comunicato con grande ritardo (ieri). In ogni caso, è stata riconosciuta l’abituale proroga per richiedere le impronte: sessanta giorni, festivi esclusi.