Associazione nazionale comuni italiani: l’invito espresso settimana scorsa dalla sede locale della Basilicata ha trovato concorde la Provincia di Potenza. Il cui Consiglio oggi ha discusso anche il tema delle sedi tagliate. Esprimendo -si legge in una nota- “il proprio convinto no alla contrazione dei servizi postali sul territorio”.
È stato approvato all’unanimità un ordine del giorno, primi firmatari i consiglieri Ivan Vito Santoro (Sel), Giuseppe Nella (Psi) ed Aurelio Pace (gruppo misto); esso “impegna l’Ente a sospendere eventuali intese in corso per nuove attribuzioni a Poste italiane e ad attivare contestualmente i parlamentari lucani, la Regione Basilicata, i Comuni e le organizzazioni sindacali per un’azione sinergica tesa a ripristinare in tempi stretti la funzionalità degli uffici postali attualmente chiusi e soggetti a provvedimenti di razionalizzazione”. L’elenco diffuso dall’Ente cita Atella, Avigliano, Avigliano Scalo, Bella, Filiano, Possidente, Potenza, Sant’Antonio Casalini, Sant’Ilario e Sterpito.
Il Consiglio, inoltre, ha fatto proprie le osservazioni, volte ad estendere il documento “a tutte le realtà” che sono o saranno interessate da chiusura o depotenziamento. Nel dibattito “è stato stigmatizzato l’atteggiamento di Poste italiane ed è stato messo l’accento sulla possibilità di valutare una più ampia liberalizzazione dei servizi” oggi forniti dall’azienda.