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editor Fabio Bonacina

27348 news from 8/3/2003

Confermati i buoni esiti dei prodotti assicurativi, finanziari e telefonici, nonché la rimonta di corriere espresso e pacchi (supporti collegati al commercio elettronico). Per il resto...

Faville dai prodotti assicurativi e finanziari
Faville dai prodotti assicurativi e finanziari

Esaminata ed approvata, oggi da parte del consiglio di amministrazione, la relazione finanziaria annuale di Poste italiane, naturalmente riferita al 2014. Ed ora i dati di insieme sono lì sul tavolo, pronti ad essere valutati.

I ricavi totali, premi assicurativi inclusi, si sono attestati a 29 miliardi di euro, in aumento rispetto al 2013 (26 miliardi). Il risultato operativo è stato pari a 691 milioni, sceso se paragonato ai precedenti 1.400 milioni. Tale contrazione -viene spiegato- è ascrivibile da una parte alla riduzione nei volumi della corrispondenza, dall’altra ai maggiori oneri straordinari per 242 milioni, destinati al processo di trasformazione definito nel piano industriale e già avviato dal gruppo, anche in vista della privatizzazione.

L’utile netto dell’esercizio, pari a 212 milioni, si presenta decisamente in calo, nel momento in cui lo si paragona ai 1.005 annotati dodici mesi prima. A tale mutamento hanno contribuito la svalutazione della quota detenuta in Alitalia Cai nonché la maggiore incidenza delle imposte sul reddito, che passa dal 34% del 2013 al 70% del 2014.

Nel complesso, l’andamento “evidenzia una buona performance dei comparti assicurativo e finanziario”. Un altro dato atteso è la crescita nei ricavi del corriere espresso e dei pacchi che, a livello di Poste spa, segnano un +13,8%, grazie al commercio elettronico.

Nei sistemi di pagamento il gruppo ha confermato la leadership per la monetica, con circa 21 milioni di carte emesse di cui 13,5 di prepagate, ed un incremento nelle transazioni effettuate dell’8%. In tale contesto emerge il successo della carta “Postepay evolution” (quasi 500mila quelle vendute dal lancio).

Il settore che ha fatto faville -altra conferma- è il Poste vita: nell’anno ha realizzato una raccolta premi di 15,5 miliardi, a fronte dei 13,2 precedenti, consolidando il trend di crescita anche nel comparto dei piani pensionistici individuali, dove sono state superate le 711mila adesioni. Lievita, dunque, il risparmio amministrato: al 31 dicembre si è attestato a 459 miliardi, in salita del 6%. Stabile, però, la raccolta di risparmio postale.

Infine, Poste mobile, che ha registrato 3,3 milioni di linee telefoniche (2,8 milioni nel 2013) e 339 milioni in euro di transazioni finanziarie effettuate dai clienti (erano 290).




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