Pure la Lombardia ha ora il suo ufficio postale multietnico. È il Milano 6 e si trova in via Lomazzo 25 (quartiere Paolo Sarpi, trafficatissimo di stranieri); è stato valorizzato questa mattina, presenti il responsabile dell’area territoriale, Pietro Raeli, ed il direttore della filiale, Giorgio Nicastro.
Qui il cliente può trovare qualcuno che parli, oltre alla parlata di Dante Alighieri, l’arabo, il cinese, il francese, l’inglese e lo spagnolo. Insomma, è un po’ come essere alle Nazioni Unite!
Dopo le altre segnalazioni, su e giù per lo Stivale, delle ultime settimane, torna dunque il “Progetto multilingua”, introdotto dalla società presieduta da Luisa Todini per favorire il processo di integrazione di questa particolare tipologia di utenza.
Nella sede meneghina vi lavorano un dipendente cinese, uno di lingua araba che parla anche il francese, uno di nazionalità ecuadoregna per lo spagnolo e tre italiani in grado di cavarsela con l’inglese. Offre sette sportelli (tutti abilitati alle prestazioni “sportello amico”), la sala consulenza, materiale informativo adeguato, il postamat. Presente il nuovo tipo di gestore delle attese, che permette di selezionare non la tipologia di pratica ma l’idioma con cui l’avventore intende confrontarsi.
Diretto da Mariagiovanna Lopez, è aperto dal lunedì al venerdì tra le 8.20 e le 13.35; il sabato chiude un’ora prima.