Gli armadietti metallici Inpost per far avere ai destinatari quanto acquistato sul web (o permettere loro di renderlo al mittente) raggiungono pure i binari. Uno è stato posizionato sperimentalmente a Milano presso la stazione Cadorna; altri due si aggiungeranno in quelle di Bovisa Politecnico e Domodossola. Ciascun locker (così li chiamano gli addetti ai lavori) dispone di quarantasette vani a diversa capienza, ad ogni modo compatibili con le dimensioni dei pacchi attesi. Basta inserire il codice spedito dal venditore e lo sportello si apre. “È il primo passo per rendere la stazione sempre più «smart», vicina ai pendolari e a chi la frequenta”, ha spiegato il presidente del gruppo Ferrovie nord, Andrea Gibelli. “Chi compra on-line, lavora ed è fuori casa tutto il giorno potrà beneficiare di un servizio no-stop senza vincoli di orario. Sarà possibile pagare al ritiro e restituire la merce”, secondo quanto previsto dai canali di commercio elettronico. “Si tratta di una soluzione comoda e vantaggiosa sia per le aziende e i corrieri sia per gli utenti. Il lavoro che stiamo impostando mira a dare risposte sempre concrete a chi viaggia, affinché il treno non sia solo un mezzo di trasporto, ma un luogo e una modalità di spostamento davvero efficiente e utile alla vita di chi si muove. Allo stesso modo le stazioni devono essere luoghi accoglienti, non solo di passaggio, ma punti di riferimento del quotidiano di ognuno”. “L’accordo con Fnm -ha aggiunto l’amministratore delegato di Inpost Italia, Stefano Moni- ci permette di allargare ulteriormente la nostra presenza sul mercato e di garantire maggior accessibilità e prossimità a quanti si affidano all’e-commerce per i propri acquisti”. Oggi i contenitori dell’azienda sono presenti in ventitré Paesi ed in oltre mille città del mondo con venti milioni di consegne effettuate negli ultimi dodici mesi.
L’e-commerce arriva fra i treni
17 Mar 2016 20:12 - NEWS FROM ITALY
Esperimento a Milano, dove tre armadi metallici utili per recapitare i pacchi sono stati destinati alle stazioni di Cadorna, Bovisa Politecnico e Domodossola