La Regione Puglia, in queste settimane toccata dalle inchieste per gli appalti nel settore sanitario, punta a rinnovare lo stesso settore. E per tale motivo chiama Poste italiane. Con l’obiettivo -precisano da Bari- di migliorare l’offerta delle prestazioni da parte delle Asl, delle aziende ospedaliere e delle strutture pubbliche socio-sanitarie.
Il protocollo è stato sottoscritto dal “governatore” Nichi Vendola e dall’amministratore delegato del gruppo Massimo Sarmi. Rinnova -chiosano da Poste- il precedente accordo, “un’esperienza di successo ad alto valore sociale a beneficio in particolare dei cittadini residenti nei comuni minori”.
I contraenti si sono impegnati a potenziare e promuovere la spedizione postale dei referti diagnostici al domicilio dei cittadini che ne faranno richiesta, utilizzando i servizi ordinari e raccomandati. Nero su bianco, inoltre, l’impegno a sviluppare nuove modalità di comunicazione sociale nel settore. Le aziende locali interessate, infine, potranno utilizzare la capillare rete degli uffici postali pugliesi per semplificare l’accesso e il pagamento delle prestazioni sanitarie.
A proposito di interazione tra strutture sanitarie e sistema postale, di recente Beverino (La Spezia) ha sottolineato con un annullo speciale i quattro anni di consegna farmaci a domicilio, grazie al supporto del portalettere.