In un contesto che lavora per la liberalizzazione, con tutti gli aspetti positivi e negativi che deriveranno, ritorna alla memoria l’esperienza svolta una decina di anni fa dalle Poste svizzere a sud delle Alpi.
È il saggio scritto in inglese di Charles LaBlonde, intitolato “Swiss post international – Activity in Italy - The Baveno story”. Statunitense e membro dell’American helvetia philatelic society, ha raccolto e analizzato il materiale originato principalmente alla sede allestita a Baveno (Verbano-Cusio-Ossola) dall’azienda e rivolto ai turisti. Confrontando, fra l’altro, costi e tempistiche rispetto al normale servizio pubblico italiano.
Secondo lo studioso, si tratta di una delle grandi storie postali che hanno caratterizzato il Bel Paese nel XX secolo ma che ancora oggi risulta sconosciuta, nonostante i francobolli specifici registrati ed oggi repertoriati dal catalogo Zumstein.
La ricerca si basa soprattutto sulla documentazione firmata dalla società e sui plichi spediti; anche nella bibliografia non vi sono tracce di studi o articoli italiani.
Articolata in 72 pagine con illustrazioni a colori, è venduta negli Usa a 20,00 dollari; informazioni all’associazione, Po box 15053, Asheville NC 28813 (Usa).