Il 20 centesimi del 1956 con il presidente Ngo Din Diem ed il 2 piastre uscito l’anno successivo riproducente una casa di montagna: anche due semplici francobolli sud-vietnamiti, annullati a Saigon il 3 gennaio 1958, possono fare arte. A condizione, beninteso, che qualcuno li sappia valorizzare. Quel qualcuno è Marc Chagall, cui è dedicata la mostra “Saltimbanques – Les cirques de Chagall” (a Nizza, presso il Musée national message biblique Marc Chagall, fino al 3 ottobre). Il pittore –spiegano gli organizzatori- “ha dipinto, durante tutta la carriera, le persone del circo, acrobati, ballerini, pagliacci o musicisti. Per lui tali artisti particolari sono emblematici nella figura dell’artista in generale: come lui, ma sul palcoscenico, con pochi mezzi, producono effetti che conquistano gli spettatori”. E con pochi mezzi ha firmato pure “Jongleur au double profil”, ora proposto nell’allestimento. Per realizzarlo ha impiegato inchiostro, pastelli, carta ed appunto francobolli. Come Chagall ha trasformato le cartevalori in espressione artistica, così le poste hanno utilizzato suoi lavori per affrancare lettere e cartoline. La Francia, ad esempio, nel 1963 ha emesso un 85 centesimi per “Les mariés de la tour Eiffel”.
A Nizza il circo (dentellato) di Chagall
26 Set 2005 00:00 - APPOINTMENTS