“La recente inondazione nel Queensland ha avuto un devastante effetto su molte comunità. La ricostruzione ora è cominciata e tutti gli australiani possono aiutare facendo la differenza: acquistando questi francobolli benefici, i primi mai prodotti da Australia post”.
È uno dei concetti che si legge sui bordi della confezione pronta ad essere lanciata domani da Canberra. Contiene dieci francobolli da 60 centesimi in vendita a 8,00 dollari nazionali. Il resto, deducibile fiscalmente, verrà devoluto al Premier’s flood relief appeal, volto ad aiutare per quella che viene definita una delle maggiori catastrofi nella storia nazionale.
Cinque i soggetti fotografici presenti; mettono in luce i disastri provocati dall’alluvione e l’impegno nell’affrontarli. Mancano riferimenti alla struttura postale, anch’essa seriamente colpita, con oltre settanta uffici costretti a chiudere, senza dimenticare i danni alle attrezzature e le perdite subite direttamente dai dipendenti. La tiratura dei blocchi ammonta a 250mila pezzi, ma l’operatore si è detto disponibile a ritornare alle macchine da stampa qualora la richiesta da parte del pubblico lo imponesse.
Tra le altre iniziative avviate dall’azienda postale figurano: un assegno da 100mila dollari cui se ne aggiungono altri 677mila raccolti finora dal pubblico tramite gli sportelli, la distribuzione degli aiuti in alcune delle aree colpite, il servizio di reindirizzamento gratuito per gli sfollati, l’organizzazione di una colletta interna per aiutare i colleghi.
Nessuna iniziativa dentellata da parte del Brasile, in questo stesso periodo funestato da una situazione simile. “Il Governo federale -viene spiegato a «Vaccari news»- ha una struttura di assistenza incaricata di ricostruire città e case per i senza tetto. La popolazione sta contribuendo alle forniture per l’igiene e la pulizia, i vestiti, il cibo e le medicine”. Intanto, però, l’iniziativa australiana è finita sul tavolo del responsabile per le nuove emissioni…