La Germania pensa all’archeologia, sfoderando due dei reperti conservati a Berlino e fra i più noti. Anche se provengono da tutt’altre latitudini. I francobolli arriveranno il 2 gennaio, già funzionali -merito della programmazione compiuta nei dovuti tempi- al tariffario che entrerà in vigore domani. Valgono 58 e 145 centesimi e sono dovuti a Stefan Klein ed Olaf Neumann.
Il primo offre il busto della regina egizia Nefertiti, risalente al 1340 avanti Cristo; il secondo la porta di Ishtar (605-562, sempre prima della nascita di Gesù), recuperata da quanto rimase di Babilonia e ricostruita nell’isola dei Musei della capitale tedesca.
Tali soggetti non sono nuovi tra le cartevalori locali. Il primo campeggia nel 70 pfennig ordinario che Bonn propose il 14 luglio 1988; il 12 gennaio 1989, inoltre, fu “degradato” a 20. Di entrambe le versioni esistono pure le tirature per Berlino Ovest, uscite nelle stesse date.
Il secondo tesoro figura all’interno della serie emessa in tema dalla Ddr il 23 novembre 1966; due dettagli con gli animali ripresi dalla costruzione si evidenziano nei valori da 0,10 e 0,20 marchi.