Sedici cartoline con opere di grandi nomi, da Giotto ad Albrecht Dürer, che il protagonista probabilmente aveva spedito a se stesso per ricordo e documentazione. È una delle presenze che richiamano il mondo postale, osservabili alla mostra ospitata presso palazzo Reale a Milano fino al 10 luglio. Si intitola “Umberto Boccioni (1882-1916). Genio e memoria” ed intende ricordarlo a cento anni dalla morte, avvenuta per una caduta da cavallo durante la Prima guerra mondiale. Non manca, lungo il percorso, una bacheca con dei chiudilettera, come quello per il Sempione, ma le citazioni maggiori si riferiscono ovviamente alle opere. L’attenzione si è concentrata in due di esse, l’olio su tela del 1913 “Dinamismo di un ciclista” (collezione Gianni Mattioli) ed il bronzo risalente allo stesso anno ma fuso nel 1931 “Forme uniche della continuità nello spazio” (Museo del Novecento di Milano). Il 20 febbraio 2009 vennero riprodotte da San Marino nel foglietto dedicato al centenario del Futurismo, composto da dieci francobolli in vendita a 0,60 euro ciascuno. Nell’inconsueta (e ritrovata) rassegna stampa dell’epoca offerta tra i quadri figura un ulteriore richiamo; concerne “Una serata futurista”, lavoro che campeggia in un terzo dentello compreso nel blocco. Non va dimenticato, questo di Giovanni Segantini, il dipinto “L’angelo della vita”, olio su tela del 1894 oggi alla Galleria d’arte moderna, sempre della città lombarda. La carta valore che lo cita, il 600 lire d’Italia emesso il 18 ottobre 1991, riguarda, con un certa forzatura, il... Natale! Frutto di un progetto di ricerca seguito dal Gabinetto dei disegni attivo alla Soprintendenza del castello Sforzesco, il percorso è stato curato da Francesca Rossi ed Agostino Contò. Complessivamente sono allineati circa 280 oggetti tra disegni, dipinti, sculture, incisioni, fotografie d’epoca, libri, riviste e documenti. Due le sezioni di cui si compone. La prima punta alla formazione del personaggio, sviluppando le tempèrie e le influenze delle diverse correnti figurative europee coeve e della tradizione classica e rinascimentale. L’altra indaga l’applicazione dei principi teorici espressi dall’artista nei suoi interventi e negli scritti programmatici, verificando il modo di procedere ed i rapporti messi in atto nel passaggio dall’elaborazione grafica all’opera pittorica o plastica finita.
Boccioni - Le sue cartoline, le opere divenute francobolli
27 Giu 2016 09:53 - APPOINTMENTS
La mostra che Milano sta dedicando all’artista scomparso un secolo fa offre alcuni richiami postali. Il percorso rimarrà aperto sino al 10 luglio