C’era anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ieri alla cerimonia per sottolineare il secolo e mezzo trascorso dalla costituzione di quello che ora si chiama Reggimento corazzieri. Sulla piazza del Quirinale ha assistito al cambio della guardia straordinario, realizzato in forma solenne. Ed oggi -continuando le iniziative- è stato emesso il francobollo relativo, un 95 centesimi autoadesivo: inserito nel percorso “Il senso civico”, conta su quattrocentomila esemplari raccolti in fogli da ventotto.
Il bozzetto porta il nome di Maria Carmela Perrini; raffigura il cortile d’onore presente nel complesso del Quirinale, con in primo piano un corazziere a cavallo e sullo sfondo lo schieramento; si aggiunge lo stemma araldico. Due, uguali, gli annulli: uno in uso presso l’ufficio postale Roma Quirinale (non aperto al pubblico), l’altro disponibile allo spazio filatelia di piazza San Silvestro 20.
A firmare il bollettino illustrativo, il comandante generale dell’Arma dei carabinieri, cioè il generale di corpo d’armata Giovanni Nistri, intervistato da “Vaccari news” quando dirigeva il Comando carabinieri tutela patrimonio culturale. “Fin dalla fondazione, nel 1814, i carabinieri sono strettamente legati alla figura del capo dello Stato”, annota nell’intervento dedicato alla carta valore. Già le regie patenti istitutive del Corpo attribuivano ad esso “anche compiti di «accompagnamento alle persone reali»”. Nel 1868, dopo le nozze tra Margherita di Savoia ed il principe Umberto, uno squadrone fu destinato alla guardia degli appartamenti reali ed alla scorta d’onore del sovrano. Tale reparto, i cui militari da subito furono indicati informalmente come corazzieri, assunse vari nomi fino a quando, nel 1992, venne definito l’attuale. “Sotto quegli elmi e quelle corazze ci sono professionisti dalle più diverse attitudini: dai tiratori scelti agli artificieri antisabotaggio, dai paracadutisti agli esperti in arti marziali”; sono incaricati di proteggere il capo dello Stato, i suoi ospiti ufficiali e la struttura in cui si trovano (continua).
Aggiornamento del 24 maggio 2018: un terzo annullo, uguale agli altri, è stato utilizzato presso la caserma “Alessandro Negri di Sanfront”, in via XX Settembre 12.