Nacque il 26 giugno 1908 e, per il centenario, ieri sono giunti anche due francobolli. Uno dal suo Paese natale, il Cile; l’altro dall’Uruguay il cui Governo, precisa l’Adnkronos, lo ha definito “il grande cittadino dell’America”, il “personaggio fondamentale nella storia della democrazia dell’America Latina”. Le due cartevalori, rispettivamente da 410 e 37 pesos locali, salutano Salvador Allende, il capo di stato cileno che morì con le armi in pugno l’11 settembre 1973, durante l’attacco al palazzo presidenziale da parte dei militari golpisti di Ugarte Augusto Pinochet. Tra i fondatori e per lungo tempo (dal 1943 al 1970) segretario generale del Partito socialista cileno, fu il primo marxista dichiarato a vincere una libera elezione presidenziale in Sudamerica. Nazionalizzò le miniere di rame e molte altre imprese, soprattutto straniere; al tempo stesso sostenne una ambiziosa riforma agraria. La sua figura, con quella del poeta connazionale Pablo Neruda, venne presa come bandiera dai Paesi dell’Est, tanto che diverse cartevalori furono emesse dopo la sua morte. Fra queste, quelle di Bulgaria (13 stotinki dell’11 ottobre 1978), Cuba (13 centavos, 11 settembre 1974), Germania Democratica (25+5 pfennig, 5 novembre 1973), Ungheria (1 fiorino, 27 marzo 1974) ed Unione Sovietica (6 copechi, 26 novembre 1973).
Da Cile ed Uruguay l’omaggio a Salvador Allende
27 Giu 2008 22:26 - FROM ABROAD
Ieri il centenario della nascita del presidente cileno, ucciso durante il golpe di Pinochet