Elezioni? Non se ne parla solo in Italia. Attualmente è un argomento condiviso anche nel Liechtenstein, ma in una prospettiva storica. Perché ci si appresta a festeggiare il secolo del suffragio universale diretto; il giro di boa verrà enfatizzato con un francobollo, pronto per l’infornata del 4 giugno. Concepito da Hans Peter Gassner, gioca sulla penna associata al codice binario, che a sua volta richiama il numero cento ed il nominale, 1,00 franco.
Il cambio epocale -spiegano da Vaduz- avvenne quale conseguenza della Prima guerra mondiale. Fino ad allora, i rappresentanti stranieri, che mandavano degli amministratori, avevano il primato; il Parlamento locale era composto da membri votati indirettamente e da altri nominati dal sovrano. Dopo il conflitto sono giunte una costituzione democratica, la partecipazione alla vita governativa, la possibilità di scegliere i delegati. La nuova Carta del 1921, nella sua sostanza ancora valida, ha fissato le modifiche, sintetizzabili in un regime monarchico, ereditario, costituzionale su base democratica e parlamentare; allora nacquero pure i partiti.