“Roma, 21 dicembre 1918: il servizio dei conti correnti postali vede la luce in Italia facendo timidamente capolino dagli sportelli del primo ufficio ad essi destinato, in un’atmosfera in cui ancora aleggiavano la sfiducia e la prevenzione che ne avevano notevolmente ritardato l’atto di nascita. Proposto, infatti, dal ministro Calissano con un progetto di legge del 1913, il nuovo servizio dovette attendere, per la sua istituzione, il decreto luogotenenziale 5 settembre 1917, n°1.451, e il regolamento approvato il 9 maggio 1918”.
Esordisce così, in qualità di direttore generale delle Poste, Aurelio Ponsiglione, impegnato a presentare nel bollettino illustrativo il 50 lire dedicato al mezzo secolo della prestazione. Il francobollo allegorico, firmato da Giorgio Belli, venne emesso il 20 novembre 1968, mezzo secolo fa oggi.
Dal 1918 -prosegue il relatore- i ccp “hanno segnato un lento ma continuo cammino di espansione e di penetrazione ponendosi sempre più decisamente come strumento rapido, economico e moderno negli scambi, nelle transazioni e in tutti i pagamenti in genere”.
Il contributo offre anche qualche numero: ogni anno venivano contabilizzati 250 milioni di operazioni per oltre 33mila miliardi di lire, nonché postagiri per 6mila miliardi in addebito e altrettanti in accredito, mentre nell’ultimo decennio si era avuto un incremento del 70% nel numero delle operazioni e del 300% per il loro ammontare.