Quei giorni dell’indimenticabile 1989... Tra il 3 ed il 4 giugno di venticinque anni fa la Cina Popolare represse con i carri armati la folla che gremiva piazza Tienanmen, facendo un numero rimasto indeterminato di vittime (alcune fonti, però, considerando anche le scomparse successive, arrivano a quota settemila).
Allo stesso tempo, e dopo mesi di “tavola rotonda” tra le parti sociali, la Polonia andava alle urne per il primo voto parzialmente libero. Vinse Solidarność, anche se alla Presidenza della Repubblica rimase uno dei rappresentanti del regime, quell’enigmatico generale Wojciech Jaruzelski morto domenica scorsa.
Se Pechino, pure a livello postale, resta silente, Varsavia si appresta a ricordare quanto accadde allora con un francobollo, annunciato per oggi. Disegnato da Agnieszka Sancewicz, vale 2,35 zloty e riprende come idea il logo dello storico sindacato guidato da Lech Wałęsa. Il nome dell’organizzazione, tuttavia, è stato sostituito con la più generica parola “Libertà”. Non a caso, il titolo del dentello è “Festa della libertà”.