Se il mondo dentellato si appresta a festeggiare l’ormai prossimo Campionato mondiale di calcio “Brasil 2014”, l’Austria questa mattina ha ricordato un’altra attività sportiva, l’enduro. In particolare l’“Erzbergrodeo”, di cui si celebrano i vent’anni.
L’odore della benzina, il rumore dei motori ed una grande festa -commentano da Vienna- stanno trasformando Eisenerz, una cittadina della Stiria altrimenti idilliaca, nella capitale della specialità. Almeno per quattro giorni. L’esito è uno spettacolo che attira un numero sempre maggiore di persone, per una gara considerata tra le più difficili a livello planetario.
L’avventura cominciò alla chetichella nel 1994 grazie ad Andreas Werth e Karl Katoch, ma già dodici mesi dopo i partecipanti furono centoventi, ed a fine millennio un migliaio, provenienti da ogni dove. Impegnati a conquistare l’Erzberg, montagna che non solo presenta ripidi pendii, ma anche improvvise discese, stretti passaggi nella foresta, distese di detriti che richiedono ai piloti il massimo. Ora i concorrenti sono millecinquecento, con un’unica condizione: avere la moto perfettamente funzionante. Il primo obiettivo -cui ne seguiranno altri- è macinare gli oltre 13 chilometri di sterrato nel minor tempo possibile e senza incidenti, così da raggiungere la vetta.
Il francobollo, da 62 eurocentesimi, è dovuto a Dieter Kraus, che ha operato su un lavoro di Martin Kettner.