Tempo, magari, di viaggi lontani, anche se probabilmente non così lontani come quelli compiuti dagli intrepidi visitatori ricordati oggi da Christmas attraverso due francobolli. Progettati con l’intervento di Sonia Young, costano 1,00 e 2,00 dollari australiani. Ognuno ha una storia (locale) da raccontare… Nel 1643 la nave “Mary” (nota anche come “Royal Mary”), capitanata da William Mynors, transita davanti ad un’isola dell’oceano Indiano. Il diario di bordo documenta l’avvistamento, effettuato alle 3 di notte del 25 dicembre. Da qui la decisione di intitolarla appunto al Natale; le prime tracce del nome sulle mappe datano 1671, però è solo a metà del XIX secolo che tale scelta diventa definitiva. Per il secondo dentello occorre arrivare al 1688, quando la “Cygnet” di William Dampier passa nell’area (la testimonianza è raccolta nel suo libro “A new voyage round the world”, del 1697). Ha bisogno di legna per una riparazione. A tale scopo, due canoe raggiungono la terraferma, tornando qualche ora dopo con il necessitante, ma anche con uccelli ed enormi granchi da mangiare. Le cartevalori sono ordinate in fogli da cinquanta o nel foglietto. Il margine di quest’ultimo propone una rappresentazione datata 1718 e dovuta a Daniel Beeckman. Quattro anni prima aveva raggiunto l’isola, svolgendo una descrizione tra le più accurate fra quelle esistenti, perlomeno fino all’Ottocento.
In viaggio nell’oceano Indiano
15 Ago 2017 01:50 - FROM ABROAD
Due francobolli ed un foglietto raccontano i primi rapporti documentati tra l’isola Christmas e l’uomo. Oggi l’emissione