Un francobollo per l’ex Azienda nazionale autonoma delle strade, senza una strada, nemmeno simbolica, ma la targa di una casa cantoniera con gli immancabili loghi, quello standard dell’Anas e quello adottato per il novantesimo anniversario, l’occasione cioè alla base del tributo. L’esito, comunque, lascia perplessi. Forse è per questo che nessuno, al centro filatelico dell’Istituto poligrafico e zecca dello stato, ha voluto apporre la propria firma in “ditta”. E forse è per questo che l’ufficio stampa di Poste italiane ha inviato il materiale ai giornalisti solo alle ore 12.04. Un’altra opportunità mancata per promuovere “Le eccellenze del sistema produttivo ed economico”, di cui al titolo dell’emissione. Emissione giunta oggi, con annullo speciale allo spazio filatelia di piazza San Silvestro 20 a Roma (nella sede di “Veronafil” viene impiegato quello con l’Arena, in dotazione all’analogo negozio cittadino). Conta su quattrocentomila esemplari autoadesivi in fogli da quarantacinque. Il nominale è pari a 95 centesimi. La struttura, allora Azienda autonoma statale della strada, nasce nel 1928 con il compito di gestire 20.622 chilometri di percorsi, ricordano nel bollettino illustrativo il presidente Ennio Cascetta e l’amministratore delegato Gianni Vittorio Armani. Solo dopo la guerra viene istituita l’Azienda nazionale autonoma delle strade statali, nei primi tempi impegnata a riparare strade e ponti distrutti. Dal 1955 -tesa anche all’incremento della rete autostradale- si arriva ad oggi, nel frattempo registrando ulteriori modifiche a nome e compiti. Oramai società per azioni, nel gennaio 2018 entra nel gruppo Ferrovie dello stato italiane.
L’Anas perse la strada
25 Mag 2018 12:34 - ITALIAN ISSUES
Nell’immagine del francobollo da 95 centesimi, la targa di una casa cantoniera ed i loghi. È l’omaggio al novantesimo anniversario di quella che ora è una società per azioni