Piccoli falò nel buio del deserto: una volta tanto, però, non sono stati causati dalle bombe, bensì da una misura preventiva. Ai militari alleati impegnati contro l’Irak è stato infatti chiesto di bruciare le lettere e ogni altro effetto personale, in modo da evitare che, in caso di cattura, il nemico utilizzi psicologicamente tali oggetti contro i rispettivi proprietari.
Soldati “yankee” catturati sono qualche volta finiti anche sui francobolli. Uno dei casi più eloquenti è firmato dal Viet-Nam (allora del Nord) durante gli anni Sessanta e Settanta. Hanoi teneva addirittura la “contabilità” degli aerei Usa abbattuti e, ad ogni cinquecento velivoli distrutti, realizzava un francobollo. L’ultima puntata di questa macabra serie è datata 10 ottobre 1973, quando venne ricordata, con quattro esemplari, la “vittoria sull’aviazione strategica statunitense”. Il numero degli aerei colpiti, secondo i nordvietnamiti, era nel frattempo arrivato a 4.181.