Tempo di rientri dalle vacanze e tempo, magari, di stazioni ferroviarie. Non è forse un caso se la Svizzera, oggi (la validità è fissata dal 7 settembre), ha rimpolpato la propria serie ordinaria dedicata a tale soggetto citando altre quattro sedi. Artefice dei bozzetti è di nuovo Mark Weller. Dalla prima metà del XIX secolo la storia delle strade ferrate -ricordano dagli sportelli- “ha dato vita a un grande numero di opere architettoniche, dai ponti e dalle gallerie agli impianti elettrici e di produzione, fino agli edifici delle stazioni. Questi ultimi sono spesso punti urbanistici di riferimento e di identificazione, che fungono da interfaccia nella rete dei trasporti”. Tariffario alla mano, l’integrazione copre le esigenze per le buste medie (posta “A” e “B”, cioè urgente o meno), le grandi (“B”) e le standard verso l’Europa. Quanto alle immagini, si comincia con Appenzello (taglio da 1,10 franchi): lo scalo, realizzato nel 1886 e rinnovato nel 1938, si inserisce nell’estetica locale con il suo aspetto storicizzante. Zugo figura nell’1,30: il moderno immobile è alla biforcazione dei percorsi che collegano Zurigo a Lucerna ed al San Gottardo. Il terzo dentello (1,40) è dedicato ad Interlaken Est, struttura servita da più società. L’immobile venne concretizzato tra il 1919 ed il 1921 nello stile della cosiddetta “Heimatschutzarchitektur”, che si richiamava a valori consolidati del passato. L’ultimo esemplare (1,80) propone Scuol-Tarasp, ripensata nel 2009; si trova al termine della linea a scartamento metrico che la unisce a Bever, aperta nel 1913. Anche qui si riscontra lo stesso tipo di schema edilizio, ma combinato con elementi locali.
La Svizzera in treno
31 Ago 2017 13:29 - FROM ABROAD
Ancora una tappa della serie ordinaria che il Paese alpino sta dedicando alle stazioni ferroviarie. Quattro i tagli in prevendita da oggi