L’ultimo articolo pubblicato, “ça va sans dire”, riguarda i francobolli natalizi. È presente nella rubrica di filatelia e numismatica sottoscritta da Alessandro Di Tucci sul “Gazzettino del golfo”. Ed il golfo è quello di Gaeta (Latina), centro che accolse l’esperienza editoriale guidata da Tommaso Valente, “La tribuna del collezionista”. Non a caso, Di Tucci “nasce” dalla scuola del comandante scomparso l’1 agosto 2006.
“Sono originario della piccola città in provincia di Latina e, sin da bambino, ho sempre avuto una grande passione per il calcio”. Così il diretto interessato si presenta ai lettori di “Vaccari news”. “Dopo un approccio iniziale al mondo filatelico, ho avuto il piacere e l’onore di conoscere Tommaso Valente, che mi ha trasmesso l’amore per i francobolli e, soprattutto, mi ha insegnato come collezionarli correttamente. In quella fase al suo fianco ho avuto la possibilità di diventare un collaboratore di redazione alla «Tribuna del collezionista», pubblicando svariati articoli che successivamente mi hanno permesso di iscrivermi all’Unione stampa filatelica italiana. Dal 2006 sono entrato a far parte dell’Unione italiana collezionisti olimpici e sportivi, dove ho avuto il piacere di conoscere tanti «malati di filatelia sportiva» che mi hanno consentito di migliorare ulteriormente il tema. Da circa tre anni sono entrato a far parte del direttivo della stessa Uicos, diventando consigliere; contemporaneamente, curo la veste grafica della sua rivista, «Phila-sport», pubblicata a cadenza trimestrale. Da un biennio, inoltre, seguo la rubrica sul sito internet”.
Come si è sviluppato l’interesse per i francobolli? “È nato quasi per caso”, risponde, “dopo aver visto su una busta il valore emesso nel 1996 in occasione del centenario della nascita del presidente Sandro Pertini. Diede inizio automaticamente alla mia avventura filatelica”.
Ora cosa colleziona? “Essendo un amante del calcio, la mia tematica non poteva essere differente. Dal 2004 circa mi sono specializzato sulle emissioni dei Paesi organizzatori e vincitori dei Mondiali, dal 1930 e sino agli ultimi giochi disputati in Brasile. Forse il soggetto è stato «ispirato» proprio dal francobollo del presidente Pertini che, nel 1982, festeggiò la vittoria della terza stella sugli spalti del «Santiago Bernabéu». Nell’ultimo periodo, dopo svariati ed approfonditi studi, ho puntato sul pallone da calcio, cercando di analizzarne tutti gli aspetti, partendo dai materiali utilizzati per la realizzazione alle aziende produttrici, sino ad arrivare alle possibili malattie che lo stesso può causare sul corpo umano (ad esempio, i ripetuti colpi di testa che i calciatori vi imprimono)”.
Com’è nata la rubrica? “Circa due anni fa, alcuni amici hanno realizzato il sito della mia città natale, chiedendomi di curare una rubrica di filatelia e numismatica. Naturalmente (sono appassionato anche di monete del Basso Lazio), ho deciso di accettare l’invito, cercando di pubblicare, quando mi è possibile, tre o quattro articoli al mese”.
Quali sono gli argomenti più trattati? “Sono vari. Cerco di pubblicizzare sempre qualcosa che sia direttamente o indirettamente collegato ad avvenimenti rientranti nella regione, non disdegnando di pubblicare altre notizie che ritengo interessanti. Il mio intento principale è aggiornare i tanti collezionisti o semplici appassionati che ogni giorno si riversano su internet o, in alternativa, far avvicinare qualche giovane al mondo della filatelia o della numismatica”.
Quali sono i riscontri ottenuti? “Da quello che mi è stato riferito e da quello che sento, la rubrica è abbastanza seguita sia direttamente dai visitatori del sito, sia da coloro che vedono e successivamente condividono i vari articoli sui social network, come ad esempio Facebook”.