Chiusa poco fa l’inaugurazione di “Milanofil” con un annuncio significativo, dato dal presidente della Commissione per lo studio e l’elaborazione delle cartevalori postali, Angelo di Stasi. Finalmente, il ministero allo Sviluppo economico ha deciso di rimettere mano alle tanto criticate “Linee guida - Emissione delle cartevalori postali”, per “renderle più adatte anche alle esigenze degli operatori della comunicazione”. Cosa voglia dire nei dettagli, si vedrà. Poi ha ricordato che gli esterni desiderosi di proporre bozzetti sono i benvenuti, ma per legge non possono essere pagati. Quindi ha snocciolato un dato di Poste italiane ritenuto significativo: l’anno scorso sono stati venduti 102 milioni di esemplari e il trend nei primi mesi del 2019 ha confermato la linea. In chiusura, ha sottolineato il ritrovato lavoro di squadra con lo stesso operatore e l’Istituto poligrafico e zecca dello stato.
Per l’azienda organizzatrice della manifestazione è intervenuta la presidente Bianca Maria Farina, la quale ha descritto il salone come luogo di elezione per celebrare il collezionismo d’autore. Anche perché il francobollo è una finestra che consente di affacciarsi sul mondo. Secondo la relatrice, il collezionismo sta trovando nuova linfa: lo testimonierebbe la presenza di tanti giovani, pure tra gli stand. Ribadendo la volontà di continuare, con Mise e Ipzs, a sostenere la filatelia. Quanto all’emissione odierna, con il richiamo alla “Democratica” “proponiamo una serie di valenza storica”.
In rappresentanza della città metropolitana è giunto un messaggio della vicesindaca Arianna Censi; ha ammesso che anche lei collezionava oggetti: rivederli ora le permette di ricordare il passato.
Infine, l’intervento del presidente del medesimo Ipzs, Domenico Tudini. Ha rammentato che la “Giornata del francobollo” trova il primo richiamo postale nel 1959, quindi sessant’anni fa, anche se ora -a dirla tutta- il taglio è un po’ diverso, visto che si parla di “Giornata della filatelia”. Ha aggiunto che la storia della carta valore corre parallela a quella dell’Italia.