Un piccolo bar (con vendita di alcolici) potrebbe essere impiegato anche come agenzia postale? Postcom, l’autorità indipendente elvetica che sorveglia il settore, ha emesso in argomento una raccomandazione negativa, riferendosi al caso riguardante Castagnola, quartiere della città di Lugano. “Non tutti i clienti -annota la struttura- sono disposti a effettuare operazioni postali all’interno di un bar con vendita di alcolici. Inoltre disturba il fatto che i clienti della Posta debbano attraversare il locale passando accanto agli avventori, perché il bar stesso dispone di un’unica entrata e non esiste un ingresso separato al locale con il modulo postale. Diversamente da quanto accade in un negozio di articoli di uso quotidiano, gli avventori di un bar restano a lungo seduti ai tavoli, cosa che potrebbe rendere sgradevole alla clientela postale recarsi nell’agenzia. Oltre a ciò, l’accesso per le persone con disabilità motorie è reso difficoltoso dalla presenza di due scalini e dal fatto che la porta deve essere aperta a mano”. Di là dal problema specifico, si evidenzia ancora una volta come La posta svizzera cerchi alternative che possano sostituire gli uffici postali diseconomici appoggiandosi, per le prestazioni più richieste, ad interlocutori quali negozi, supermercati, addirittura case di riposo.
Niente bar per l’agenzia
16 Ago 2018 00:08 - FROM ABROAD
È la decisione assunta da Postcom, l’autorità indipendente che segue il mercato postale svizzero, davanti all’ipotesi avanzata dall’operatore nazionale