Sembra quasi di essere dall’oculista, con i cartelli delle lettere nere su fondo bianco da leggere per effettuare il controllo. E il legame c’è: i dodici francobolli da 44 centesimi lanciati oggi nei Paesi Bassi rendono omaggio a Louis Braille. Sottolineano i due secoli trascorsi dalla nascita di colui che, non vedente, 180 anni fa ha creato il sistema di comunicazione ancora noto con il suo nome.
Amsterdam, però, ha evitato il solito busto del commemorato (che già circola in diversi francobolli anche di questi giorni, come il 5 patacas di Macao, arrivato domenica scorsa nel bicentenario) e ha lasciato da parte persino la semplice scrittura in rilievo, ormai non più una novità.
L’idea del designer René Put è stata di proporre un oggetto che potesse essere apprezzato sia da chi ci vede e sia da chi non ce la fa, così da collegare idealmente i due modi e i due mondi.
I testi in nero non sono messi casualmente: si riferiscono a parole lunghe al massimo cinque lettere, alle quali ne sono state tolte due o tre, sostituite dai corrispondenti caratteri in braille. La disposizione dei segni, per un fenomeno ottico, rende l’immagine poco delineata, ulteriore riferimento al tema. L’assenza di immagini, la scelta dello stile e dei colori (soltanto bianco, nero e grigio) rappresentano altri richiami.
E se non si riuscisse a risolvere il puzzle, poco male: le parti mancanti sono indicate al retro. Aggiunte usando, naturalmente, inchiostro non tossico.
Alla serie sono associati carnet e libretto di prestigio.