daily news magazine
editor Fabio Bonacina

27878 news from 8/3/2003

Solo la Posta svizzera, l’anno scorso ha recuperato 17mila oggetti. Un archivio centralizzato cataloga quanto deve essere restituito ai proprietari

Anche medicinali tra gli oggetti ritrovati
Anche medicinali tra gli oggetti ritrovati

I pacchi in carico a Poste italiane che non è stato possibile né consegnare ai destinatari né restituire ai mittenti sono finiti, se le caratteristiche l’hanno permesso, in beneficenza, come l’operatore ha annunciato un mese fa (è il progetto “Valori ritrovati”). Ma il problema risulta generale ed un’attività specifica viene segnalata dalla Posta svizzera.

“Nel 2018 ci sono capitati fra le mani addirittura lingotti d’oro e un’attrezzatura subacquea per più persone. Una volta ci siamo chiesti se un tir pieno di giocattoli destinati a un negozio non si fosse perso tutto il carico”, dice sorridendo la responsabile del servizio clienti alla centrale degli oggetti trovati, Anna Visconti.

Sono 17mila -annota dalla sede Masha Foursova- gli articoli individuati solo l’anno scorso. In media, circa il 30% di essi ritrova il proprietario, mentre la quota rimanente non viene reclamata oppure non è stata localizzata. Recentemente la struttura ha gestito una vera e propria “guerra dei Roses”: protagonista una coppia che, in sede di divorzio, si inviava cose personali e contemporaneamente ne rifiutava l’accettazione. Se chiavi o chiavette usb sono confezionate male, può succedere che, quando passano attraverso le spartitrici, escano dall’imballaggio, oppure cadano dal nastro trasportatore senza che nessuno se ne accorga. Tra i materiali rinvenuti più di frequente, ecco medicinali, complementi alimentari e persino orologi di lusso. Senza trascurare carte bancarie o di accesso, vestiti, prodotti elettronici, giocattoli, strumenti per il fai da te, accessori auto, campioni di laboratorio come urina e sangue.

Quanto ritrovato viene registrato in una banca dati centralizzata, aggiornata in tempo reale e pronta ad essere consultata davanti alle richieste del pubblico. Sapendo che in genere i clienti si fanno vivi entro tre mesi e comunque l’operatore è obbligato a tenere tutto per un anno. Dopo tale termine, i beni vengono smaltiti.

Il servizio si trova da circa vent’anni a Chiasso, ma con il boom del commercio via internet ne è stato deciso il trasferimento in ambienti più grandi: avverrà all’inizio del 2020, destinazione Cadenazzo. Rimanendo così nel Ticino.




Copyright © 2024 - 2003 Vaccari srl
tutti i diritti riservati
realizzato a partire dal mese di marzo 2003
registrazione Tribunale di Modena n.1854 del 4 dicembre 2007
direttore responsabile Fabio Bonacina
responsabile editoriale Valeria Vaccari
redazione e ufficio stampa Claudia Zanetti
Vaccari srl - Via M. Buonarroti, 46
41058 Vignola (MO) - Italy
Tel (+39) 059.77.12.51 - (+39) 059.76.41.06
Fax (+39) 059.760157
Cap.Soc. euro 100.000 i.v.
Registro delle Imprese di Modena n. 01917080366
P.IVA IT-01917080366
Il programma per la gestione di Vaccari news è stato appositamente creato e reso funzionante da fabioferrero.it.
Tutto il contenuto di questo sito, incluse le pagine html e le immagini, è protetto da copyright. In caso di pubblicazione e/o riferimenti si prega di citare sempre la fonte e di avvisare la redazione: info@vaccari.it
Vaccari srl non si ritiene responsabile di eventuali errori di collegamento nei link proposti, che vengono verificati solo all'atto dell'inserimento. Sarà gradita la comunicazione di eventuali cambiamenti per poter aggiornare i dati.