Davvero previdente l’Associazione di storia postale del Friuli e della Venezia Giulia. Attraverso il suo bollettino interno (sono i numeri 16 e 17), Stefano Domenighini ha trattato il tema “Archeologia postale”, censendo e immortalando, prima che scompaiano, buche delle lettere, piastre d’impostazione rurale, cassette d’epoca e vele (ossia, le superate insegne gialle degli uffici messe perpendicolarmente ai muri). “Da tempo -annota l’autore- mi diverto a fotografare angoli particolari dei paesi che attraverso: vecchi cartelli che indicano l’inizio del paese, le scritte murali del Ventennio, qualche monumento particolare, vecchi cippi stradali o confinari e -perché no?- anche le vecchie piastre d’impostazione e le insegne con il numero frazionario dell’ufficio postale”. La pubblicazione del lavoro rientra nella scelta del sodalizio di abbracciare l’intera storia postale, “compresa -commenta il presidente, Sergio Visintini- quella contemporanea, assolutamente non facile da interpretare per la mancanza di documentazione e la scarsa collaborazione da parte di Poste italiane”.
Pronti per l’archeologia postale?
01 Dic 2017 10:04 - NEWSPAPERS, MAGAZINES AND SITES
A prendere l’iniziativa, Stefano Domenighini che in Friuli-Venezia Giulia sta catalogando quanto rimane di antico. Prima che sparisca