Il Vaticano dà appuntamento con tre titoli fissati al 19 ed uno al 29 di questo mese. Ma il 19 marzo è festa e la data di emissione è per così dire… virtuale. Peccato che non lo si specifici (basterebbe molto poco), disinteressandosi di quanti potrebbero quel giorno andare appositamente in piazza San Pietro e trovare tutto chiuso. La stessa cosa già capitata l’11 febbraio scorso, e non ha senso dire che occorre consultare il sito: anche le pubblicazioni correlate dovrebbero avvertire il cliente.
Ad ogni modo, la ricorrenza di san Giuseppe vedrà citare l’ospedale pediatrico “Bambino Gesù” nel secolo e mezzo dalla fondazione (previsto un francobollo da 1,10 euro in congiunta con l’Italia), Giuseppe Diana nel venticinquesimo dall’uccisione (1,10), la PostEurop (1,10 e 1,15). Il 29 sarà il turno della congiunta con la Polonia; concerne, nel centenario, la ripresa delle relazioni con la Santa Sede (1,15).
Per quanto riguarda la struttura sanitaria, venne creata a Roma quando ancora i giovanissimi erano ricoverati nelle stesse corsie degli adulti. “Da quel momento -annotano presso l’Ufficio filatelico e numismatico- tutti i pontefici che si sono succeduti sul soglio di Pietro ne hanno promosso le attività a tutela della salute dei bambini, e molti di loro non hanno mancato di fare visita ai piccoli pazienti”. Nel 1985 la sede ha ottenuto il riconoscimento di istituto di ricovero e cura a carattere scientifico e si è affermata a livello internazionale, affiancando all’attività clinica quella di ricerca e di sperimentazione per le cure innovative, diventando un’eccellenza di livello mondiale. Il foglio contiene cinquanta pezzi, mentre la tiratura è stata fissata ad un massimo di centomila unità. Previsto un folder contenente, fra l’altro, un dentello nuovo ed una fdc per parte; prezzo: 15,00.