Precedentemente c’erano un funzionario governativo, un postiglione che percorreva la strada fra San Marino e Rimini e un “dispensiere” delle missive a Borgo. “Si trattava -spiega Bruno Crevato-Selvaggi in «Le due Repubbliche - Storia, posta e francobolli fra San Marino ed Italia»- di un sistema efficiente per il trasporto, ma non per la raccolta delle lettere: le difficoltà dovevano sorgere soprattutto per le raccomandate... e per quelle che si volevano affrancare in partenza”.
Nasce anche da queste esigenze il primo ufficio postale di San Marino, deliberato il 7 dicembre 1826 ma aperto solo nel maggio 1833. Rispetto al passato, l’organico venne ampliato, prevedendo un direttore, il cassiere, il dispensiere a Borgo e due postiglioni.
Per i 175 anni, domani arriverà un francobollo da 1,80 euro (importo necessario a spedire una lettera tra i 20 e i 50 grammi in Oceania). Raffigura il Pianello con il vecchio palazzo Pubblico e, a destra, l’edificio in cui fu istituito il servizio. In alto, è ripreso il testo “Affrancata”, tratto da uno dei timbri in dotazione.
A quell’epoca -precisano ora dall’Azienda autonoma di stato filatelica e numismatica- “le lettere da spedire senza affrancatura si ricevevano ogni giorno fino alle ore 20.00 da aprile a settembre, fino alle ore 21.00 da ottobre a marzo, mentre il giorno prima della partenza della posta il direttore doveva stare in ufficio «dall’ora di giorno fino all’Ave Maria» per ricevere le lettere”, su cui si applicava l’“Affrancata” una volta che era stato pagato il dovuto. Solo nell’ottobre del 1862 venne introdotto un bollo postale nominale e dal 10 gennaio 1863 si adottarono i francobolli, inizialmente italiani.