Niente scherzi climatici né conseguenze dell’ozono ma, più semplicemente, un’iniziativa collezionistica che tocca un argomento poco seguito, almeno in Italia. “Il Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa di Trieste –spiegano gli organizzatori- esce dal suo ambito naturale per emigrare, si fa per dire, all’estero sino a raggiungere le remote latitudini del continente antartico”. “Da questo lontanissimo territorio giunge un’originale collezione di storia postale formata da lettere e raccomandate spedite da uffici postali aperti fra i ghiacci”. Date le proibitive condizioni ambientali e climatiche, non vi sono insediamenti abitativi, ma solo basi scientifiche, ad esempio australiane, britanniche e francesi, da cui proviene la corrispondenza. L’allestimento, creato appunto al Museo che ha sede in piazza Vittorio Veneto 1, è dovuto a Riccardo Copetti e si intitola “Uffici postali in Antartide - Lettere spedite dal 1947 al 2004”; sarà visitabile dall’1 aprile al 14 giugno e domani alle 11.30 verrà inaugurato. È visitabile tutti i giorni, domeniche comprese, dalle 9 alle 13 (biglietti 2,00 e 1,00 euro).
Trieste di ghiaccio
31 Mar 2005 00:00 - APPOINTMENTS