“Non era facile essere suo figlio, eppure un sodalizio era nato in occasione della stesura di una lirica composta, per così dire, «a quattro mani»: «Natale». Io avevo scritto in prosa i miei pensieri su questo tema e lui mi ha aiutato a trasformarli in versi con una perfetta scansione metrica. La composizione di un sonetto (quattordici endecasillabi) sul Natale era il tema proposto dal mio professore di lettere in terza media dopo aver tenuto una lezione sulla metrica, rovinandoci così l’imminente periodo di vacanza”.
L’aneddoto è citato dal figlio, l’attore e regista Alessandro, di Salvatore Quasimodo: oggi il premio Nobel per la letteratura è stato celebrato attraverso un nuovo francobollo a mezzo secolo dalla morte, avvenuta il 14 giugno 1968. L’“operaio di sogni” -prosegue il testo del bollettino illustrativo- “parla ancora a noi che ci siamo smarriti in un mondo di barbari che più non comprendono i grandi valori dell’umanità. La «società liquida», come la definisce il grande sociologo Zygmunt Bauman, in cui siamo costretti a vivere ci sta rapidamente sommergendo. Possiamo solo sperare che la poesia ci possa salvare come l’improvvisa luce che irrompe nei dipinti di Caravaggio”.
È il primo commemorativo ad avere, in luogo del costo, l’indicazione, peraltro non facilmente comprensibile, del servizio cui è destinato: la “B”, infatti, segnala il porto base ordinario interno, che ora richiede 95 centesimi.
Inserito nel percorso “Il patrimonio artistico e culturale italiano”, il dentello è autoadesivo, emesso in ottocentomila unità organizzate in fogli da quarantacinque. La vignetta (adattata dall’Istituto poligrafico e zecca dello stato) riproduce un’opera di Giacomo Manzù ritraente il protagonista; si aggiunge il verso finale del componimento “Epitaffio per Bice Donetti”: “…uno come tanti, operaio di sogni”.
Due gli annulli fdc, impiegati negli uffici postali di Modica (Ragusa), località dove nacque, e Pescara Centro. La città abruzzese, da stasera al 4 luglio, ospiterà presso il Mediamuseum una mostra dedicata al personaggio. Un terzo manuale, sempre oggi, è stato utilizzato a Roccalumera (Messina) dov’è accolto il già segnalato percorso firmato dal Circolo filatelico peloritano.