“Un evento unico, riconosciuto come manifestazione italiana di rilevanza internazionale. Lo spirito dello storico Carnevale vive nella rievocazione di un episodio di affrancamento dalla tirannide, che si fa risalire al Medioevo”. Così venne presentata all’attenzione della Consulta la proposta per un omaggio alla manifestazione di Ivrea (Torino). Proposta che ottenne il via libera ministeriale ed uscirà, come 60 centesimi tirato in quattro milioni di pezzi, il prossimo 20 febbraio nell’ambito della serie “Folclore”.
La vignetta -specifica Poste italiane- offre “una scena della «battaglia delle arance», il momento più spettacolare”, ambientata sullo sfondo del municipio di piazza Vittorio Emanuele. In alto a destra svetta la figura della Mugnaia, eroina e personaggio simbolo dell’evento. Il bollettino illustrativo è del sindaco, Carlo Della Pepa, al tempo stesso presidente della Fondazione intitolata alla ricorrenza. L’annullo fdc sarà disponibile allo sportello filatelico cittadino.
Un tributo controverso, proprio per quella “battaglia delle arance” durante la quale i partecipanti si lanciano gli agrumi. Le sue origini -si legge nel “Cerimoniale”- “vanno collocate nel periodo compreso tra gli anni Trenta e Sessanta dell’Ottocento. Quello che nasce in tale contesto è un gioco cortese, quasi cavalleresco, ma ben presto «l’abbarruffata ragazzaglia» cittadina, come testualmente recitano i documenti dell’epoca, ne assumerà in proprio la gestione, e lo trasformerà in una semicruenta battaglia”. La versione odierna “è testimone di una storia che si sviluppa sull’arco temporale e culturale di due secoli: l’Ottocento e il Novecento. Un gesto di omaggio, un atto di violenza”.
“L’anno scorso -assicura l’Ansa- ne sono volate giù dai carri 380 tonnellate, lanciate da quasi seimila tiratori appartenenti alle nove squadre dei nove rioni eporediesi. Quest’anno ci si tira arance dal 6 all’8 marzo, calzando l’obbligatorio berretto rosso che ricorda la dominazione frigia”.