“La rivista che ha fatto gli italiani”. È lo slogan presente nel francobollo da 95 centesimi che il 31 gennaio (non più il 30, come era stato annunciato a metà mese) renderà omaggio al periodico “Nuova antologia”, avviato un secolo e mezzo fa.
La carta valore rientra nella serie “Le eccellenze del sapere”; è autoadesiva, raccolta in fogli da quarantacinque e stampata in ottocentomila esemplari. L’immagine è di Guido De Barros; propone il volume edito per l’appuntamento storico.
L’annullo fdc, appoggiato all’ufficio postale di Firenze Vr, sarà impiegato presso il servizio temporaneo attivo all’interno della biblioteca della Fondazione “Spadolini Nuova antologia”. Il bollettino illustrativo è dovuto al presidente della medesima Fondazione, Cosimo Ceccuti.
Nata appunto nel 1866 come rassegna di “lettere, scienze ed arti”, aveva periodicità mensile; a volerla fu il professore in Economia all’Università di Pisa Francesco Protonotari, “riprendendo -viene spiegato dalla sede- la tradizione culturale, politica e civile della prima «Antologia» di Gino Capponi e Gian Pietro Vieusseux”. Tra i direttori successivi, e per quattro decenni, ci fu Giovanni Spadolini.
Proprietaria della testata è la Fondazione che, senza alcun fine di lucro, “ne assicura la continuità e l’indipendenza da qualsiasi potere politico ed economico”. È una delle più antiche d’Europa; “riassume la nascita, l’evoluzione, le conquiste, il travaglio, le sconfitte e le riprese della nazione italiana, nel suo inscindibile nesso coi liberi ordinamenti”. Fra gli autori vi sono ad esempio esperti del cinema, filosofi, giornalisti, giuristi, letterati, scienziati, storici dell’arte e dei beni culturali, storici tout court, protagonisti in ogni tempo del dibattito sui grandi temi sociali, economici, politici ed istituzionali.